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Sul retro del biglietto aereo

Creato il 08 ottobre 2014 da Storiediritratti @GianmariaSbetta
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Yazd, Iran
Gennaio 2014, 164° giorno di viaggio

Quasi un anno fa lasciavo l’Italia e tornavo per la seconda volta in Australia.
Nel viaggio di ritorno nella terra dei canguri, mi sono fermato una decina di giorni negli Emirati Arabi.
Ora mi trovo dall’altra parte del golfo Persico ed ho ripensato a quei giorni. Ero seduto sulla sabbia della bellissima spiaggia di Sharjah, l’emirato confinante con Dubai. Ero assorto nei miei pensieri.
Avevo lasciato casa da appena una settimana e già sentivo un po’ di nostalgia.

Non è facile abbandonare quello che si conosce per andare verso l’ignoto; non è facile abbandonare una vita facile per cominciarne una più eccitante ma sicuramente più difficile. E’ doloroso lasciare la famiglia e gli amici ed è altrettanto doloroso lasciare quelle compagne che rendono la vita molto più interessante.
Ho preso dallo zaino il biglietto aereo di ritorno ed ho cominciato a scrivere sul retro del foglio.

“ Quando ti vedrò apparire in lontananza,
getterò la mia valigia e correrò verso di te.
Correrò finché non sentirò più le gambe,
ti bacerò finché non sentirò più le labbra.

Ti seguirò nella tua casa d’amore.
Ma anche tu in fondo lo sai.
Lo sai che non durerà;
lo sai che ripartirò. ”

Prima di bruciare il biglietto sulle isole Pherentian, in Malesia, ho diligentemente ricopiato quello che avevo scritto sul mio diario.
Oggi la signora delle pulizie ha ritrovato il mio quaderno che avevo smarrito chissà dove nell’ostello.
Quando l’ho aperto, ho ritrovato quello che avevo scritto ed ho pensato di scriverlo qui, prima che vada perso di nuovo.

Michele Soppelsa


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