[...] Chi conosce il sorgere prismatico del porpora non troverà paradossale se affermiamo che esso contiene, in atto o potenza, tutti gli altri colori.
[...]L'azione di questo colore è particolare come la sua natura.Esso dona un'impressione tanto di gravità e dignità che di clemenza e grazia. E produce la prima nel suo stato scuro e concentrato, la seconda nel suo stato chiaro e rarefatto. Cos' la dignità della vecchiaia e l'amabilità della giovinezza possono vestirsi di un unico colore.
Della gelosia dei potenti verso il porpora la storia narra parecchi episodi. Un ambiente di questo colore è sempre solenne e sfarzoso.
Un paesaggio ben illuminato attraverso un vetro color porpora, si mostra in una luce terribile. E' la tonalità che il giorno del Giudizio dovrebbe pervadere cielo e terra.
Selvaggi, popoli primitivi, fanciulli, mostrano una forte propensione per il colore nella sua massima energia e quindi, specialmente per il rosso e il giallo, nonchè una certa tendenza al variopinto. Quest'ultimo ha origine quando i colori vengono composti nell'energia massima senza squilibrio armonico. Se però si trova questo equilibrio, o per istinto o per caso, ne risulta un effetto piacevole.
Se i colori producono stati d'animo, d'altro lato si adattano a stati d'animo e condizioni di vita. Popoli vivaci come i francesi amano i colori intensi, popoli misurati come inglesi e tedeschi, prediligono il paglierino o il giallo cuoio su cui portano dell'azzurro scuro. Popoli che ripongono grande valore nella dignità, come l'italiano e lo spagnolo, fanno tendere il rosso dei loro mantelli verso il lato passivo.
Nel vestito si mette in relazione il carattere del colore col carattere della persona. si può osservare il nesso tra i singoli colori o i colori composti e il colorito del volto, l'età e lo stato sociale.
Le giovani donne inclinano al rosa e al verdemare, gli anziani al viola e al verde scuro. La bionda tende al viola e al giallo chiaro, la bruna all'azzurro e al rosso-giallo e, tutto sommato, con ragione.
Gli imperatori romani erano gelosissimi del porpora. La veste dell'imperatore cinese è in rancio-porpora. Anche i suoi servi e sacerdoti possono portare il giallo limone.
Le persone colte mostrano una certa avversione al colore. Ciò può risultare in parte da una debolezza dell'occhio, in parte da un'incertezza del gusto che tende a mettersi al riparo del nulla.
Le donne vestono quindi quasi sempre di bianco e gli uomini di nero.
Non è qui fuori luogo osservare che l'uomo tanto ama distinguersi quanto confondersi tra i propri simili.
(J. W. Goethe, La teoria dei colori)