Sul sentiero del divino Augusto, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Creato il 01 febbraio 2015 da Marianocervone
@marianocervone
Promossa un po’ in sordina rispetto ad altri
eventi culturali recenti della città di Napoli, la mostra Augusto e la Campania resterà al Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino al prossimo 4 Maggio, seguendo quel fil rouge
partito lo scorso anno, che celebra il bimillenario della morte dell’Imperatore
romano avvenuta a Nola il 14 d.C.
Come suggerisce lo stesso sottotitolo, da Ottaviano a Divo Augusto, la
rassegna celebra la figura e l’evoluzione di Augusto dalla nascita fino alla
consacrazione come primo Imperatore Romano, vera e propria divinità vivente, e
il suo rapporto con il territorio della Campania, seguendo le fasi più importanti
della sua carriera politica.
La mostra ha messo insieme oltre cento pezzi,
sistemati in un percorso logico e contestualizzato, alcune delle quali esposte
per la prima volta al pubblico e appartenenti per lo più allo stesso Museo
Archeologico Nazionale di Napoli, o provenienti dal Centro Caprense I e dal Museo
Diocesano di Capua.
Finanziata dalla Regione Campania, grazie ai
fondi P.O.R. Campania F.E.S.R. 2007/2013, e realizzata in collaborazione con la
Soprintendenza Speciale di Pompei, Ercolano e Stabia, la mostra si apre con una
colossale statua di Augusto seduto che, letteralmente, troneggia accogliendo i
visitatori con la regale figura.
Si prosegue con una videoinstallazione che
introduce e ne racconta le gesta e il legame con quella terra dove duemila anni
fa trovava la morte, e la celebrazione delle figure femminili come la sorella Ottavia e la moglie Livia.
Allestita tra una sala al piano terra, e nelle
sale del primo piano del museo partenopeo, l’esposizione ritrova tanti
documenti che raccontano dell’ideologia della Pax Augusta, e di quelle tecniche iconografiche, squisitamente
romane, attraverso le quali diffondere tale messaggio.
La mostra è anche lo spunto per proporre degli
itinerari campani sulle tracce della figura augustea, che coinvolgono il Museo storico-archeologico di Nola, il Museo archeologico dei Campi Flegrei a Baia,
il Parco archeologico di Cuma, Pozzuoli, il Pausilypon, gli scavi di
Ercolano e di Pompei, l’Antiquarium
di Boscoreale.
Benché passeggiando attraverso gli spazi
espositivi si avverte una sensazione di improvvisazione a volte, anche questa
mostra, come molte altre sul territorio partenopeo, si avvale dell’APP
ufficiale dei Beni Culturali OPS, per
smartphone di ultima generazione, scaricabile gratuitamente dagli store
ufficiali Apple e Android, che cerca di compensare una segnaletica sempre più
esigua sui singoli pezzi, riconoscendo e spiegando in maniera più ampia e
dettagliata le varie opere che ci scorrono davanti, e mostrandoci, attraverso
proiettori e voci, stele romane, Un’occasione
per vedere pezzi mai esposti, e celebrare la figura di un uomo che ha reso immortale
l’Impero Romano agli occhi del mondo.
Costo del biglietto: euro 8; Riduzioni: dai 18
a 25 anni euro 4 (ingresso gratuito per gli studenti delle facoltà artistiche,
esibendo del libretto universitario).
Per informazioni 081 4422149
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