Giovedì 14 gennaio 2016 a Tirano (Sondrio) e il giorno successivo, venerdì 15 a St. Moritz, in Svizzera, sarà presentato il docufilm “Sul Trenino Rosso – Un passeggero inaspettato“. Ancora una volta la splendida linea ferroviaria che collega la Valtellina all’Engadina sarà protagonista con i suoi paesaggi incantati, le arditezze tecnologiche e una storia che lega profondamente la Svizzera e l’Italia. Più precisamente il Canton Grigioni e l’Umbria.
Come? Il filo rosso è Erwin Thomann, nato in Canton Turgovia a Münchwilen nel 1879. Nella sua tormentata gioventù (rimase orfano di padre a sei anni) volle fermamente diventare ingegnere e, dopo un apprendistato a Coira come geometra e tanto studio da autodidatta riuscì a diplomarsi e a entrare al prestigioso Politecnico Federale di Zurigo e finalmente, nel 1906, a laurearsi.
L’esperienza in Grigioni sui cantieri della Ferrovia Retica gli servì professionalmente quando fu chiamato a progettare l’ormai purtroppo oggi dismessa ferrovia Spoleto-Norcia, un tracciato di montagna, molto simile a quello del Bernina perché richiedeva le stesse tecnologie. Thomann visse poi a lungo in Italia, a Spoleto e a Milano, prima di tornare in Svizzera e finire la sua carriera come professore universitario. Morì nel 1960, fortunatamente per lui, prima di vedere l’allora ministro dei trasporti firmare nel 1968 il decreto di chiusura della “sua” Spoleto-Norcia.
Un capolavoro d’ingegneria ferroviaria
E qui l’Umbria si allaccia alla nostra storia. Proprio partendo da questa linea appenninica è nata l’idea di un docufilm legato al Trenino Rosso e ai suoi dintorni. Luca Bemi e Filippo Fagioli, della Philms produzioni video di Perugia avevano già realizzato un lavoro sulla Spoleto-Norcia ed è stato quasi naturale rivolgersi verso la Confederazione. Il primo passo è stato contattare i discendenti dell’ingegner Thomann che vivono in Canton Ticino, a Locarno, per ottenere il loro assenso e la collaborazione. Nipote e pronipote si sono subito entusiasmati tanto da andare poi più volte sul set e hanno anche fatto da comparse nel film.
La storia, di per se stessa è molto semplice, racconta di una ragazza che prende per la prima volta il Trenino Rosso da Tirano a St. Moritz, spinta dall’interesse per questo capolavoro d’ingegneria. Una volta a bordo del treno la nostra protagonista farà un incontro inaspettato. La meraviglia del percorso farà il resto…
Lavoro di squadra
Il primo sopralluogo per realizzare il film è stato fatto ad agosto 2014 per capire come fosse il percorso del treno e per verificare se il progetto fosse realizzabile. A quel punto si sono mossi per cercare gli sponsor. Enrico Bernasconi, reponsabile per l’Italia della Ferrovia Retica, Cassiano Luminati, Presidente della Regione Valposchiavo e Bruno Ciapponi Landi ex Assessore alla Cultura di Tirano hanno aiutato non solo in questa ricerca ma anche nell’organizzazione pratica del lavoro.
Le riprese sono state fatte in tre sessioni, una d’estate e una d’inverno, (e un sopralluogo girato) a marzo che è forse il periodo migliore con i primi fiori che spuntano a valle e la neve ancora abbondante in quota. Ogni giornata di lavoro era programmata accuratamente anche in funzione del meteo, pronti a cambiare i piani in caso di maltempo e alcune volte, per ottimizzare i tempi operavano contemporaneamente in due luoghi diversi due unità composte da un cameramen, un fotografo, un fonico e una segretaria.
Insomma, un piano di pre-produzione, riprese e montaggio molto complesso con la gestione di una troupe di 12 persone per nove giorni e con oltre 90 contatti sincronizzati da Perugia. Tutto il video è stato girato poi in HD con tecniche innovative, steady cam e time lapse, di particolare effetto sono le riprese estive effettuate dall’alto con un drone. Anche la colonna sonora è originale realizzata dai fonici di Philms che sono anche musicisti.
Dal 14 gennaio 2016 il film sarà in distribuzione. Gli indirizzi dei punti vendita si troveranno a partire da quella data su www.philms.it/treninorosso.
Si ringrazia Philms