di Rina Brundu. Quando stasera, durante il TG2, Nicola Porro ha annunciato che avrebbe ospitato Renzi e Berlusconi nel corso del suo “Virus- Il contagio delle idee” (Rai2), ho pensato che il sagace presentatore avrebbe preparato qualche manichino dei due illustri assenti e avrebbe sceneggiato un confronto all’ultimo sangue, ma sbagliavo, non era quello il trucco. Il trucco era di mero tipo dialettico, mentre per essere completamente onesto Porro avrebbe dovuto dire: stasera Virus ospiterà prima Berlusconi e poi Renzi. Niente confronto tipo Mezzaserata di Fuoco, insomma. Comprensibilissimo.
Di fatto la trasmissione è cominciata con una sedia vuota nello studio porriano e con Silvio Berlusconi seduto sull’altra. “Buonasera Presidente,” ha esordito gaio il conduttore “fortuna che non ho la barba di Fazio altrimenti avrebbe già cominciato a dirmene quattro… “. “Però potrei darle una mano a trovare un parrucchiere per i capelli, e magari l’indirizzo di una buona camiciaia…” ha subito ribattuto Berlusconi e visto il look trendy-cool-stirato on-the-road anzichenò di Porro, non aveva tutti i torti. Altri salamelecchi del conduttore che col solito stile osannante, omaggia l’ospite informandolo che in pochi giorni ha superato Renzi con i followers su Instagram (26000 a 23000, noccioline insomma, direbbe Justin Bieber), e che il mood della Rete nei suoi confronti sarebbe negativo (63%), ma non tanto negativo quanto quello degli altri politici (70% di media).
Il resto è storia nota. Per meglio dire le usate chiacchiere di ieri, di sempre e di questi ultimi giorni. L’ospite che siede nello studio è lo stesso leader evidentemente anziano, stanco, che giorni fa si è presentato da Vespa chiamandolo Fede e ancora prima da Fazio cazziandolo sull’aspetto disinvolto. A momenti fa la tenerezza del nonno caparbio ancora incapace di arrendersi ma che pure coltiva la segreta tema di stare combattendo una battaglia con un avversario che sarà impossibile battere. E quell’avversario non sono le “domande” della solita intervista di facciata porriana, ma neppure Matteo Renzi. Piuttosto è il tempo che sbeffeggerà il suo e il nostro futuro ma anche il passato e questo presente “internettiano” che Berlusconi vede come una possibilità meravigliosa ma che chiaramente non sa vivere. Gli sfugge. Forse non gli interessa neppure acchiapparlo.
Buon secondo e per la gioia dei 300000 elettori di destra che secondo Berlusconi sarebbero ancora tentati da Renzi, ecco un elegantissimo Presidente del Consiglio con tanto di cravatta rossa (un errore o un monito?) e completo blu, riempire d’incanto la sedia che fu del suo predecessore (quando si dice la combinanzione). Anche qui le solite litanie trite e contrite che più o meno leggevano: “Io sono il Premier Dio tuo e non mi occupo di fare campagna elettorale, l’importante è che l’Italia riparta (sottinteso – i voti di domenica sono incidentali ma sarebbe meglio che me li diate)”. Poi un colpo basso a Grillo: “Non darei mai la Sanità in mano a chi fa simili discorsi sulle mammografie”. Quindi uno di tre quarti al signore di Arcore: “Berlusconi è un biglietto scaduto” e infine qualche pugnalata di riscaldamento alla sinistra masochista. L’impressione – nonostante la provata dialettica didattica stile Generazione Angela – è che stia esorcizzando una qualche paura soprattutto per i risultati in Liguria.
In generale, tutto già detto, già sentito, già metabolizzato. A pensarci bene anche il sorriso di Porro è sempre quello. Tutto sommato Berlusconi aveva davvero ragione. Dobbiamo risolvere i problemi del Paese: il fisco, la burocrazia, la magistratura, la corruzione e basta con i capelli e le camicie di Porro! Se poi ci aggiungiamo anche le trasmissioni si fa filotto, ma nel dubbio meglio cambiare canale…
di Rina Brundu. Quando stasera, durante il TG2, Nicola Porro ha annunciato che avrebbe ospitato Renzi e Berlusconi nel corso del suo “Virus- Il contagio delle idee” (Rai2), ho pensato che il sagace presentatore avrebbe preparato qualche manichino dei due illustri assenti e avrebbe sceneggiato un confronto all’ultimo sangue, ma sbagliavo, non era quello il trucco. Il trucco era di mero tipo dialettico, mentre per essere completamente onesto Porro avrebbe dovuto dire: stasera Virus ospiterà prima Berlusconi e poi Renzi. Niente confronto tipo Mezzaserata di Fuoco, insomma. Comprensibilissimo.




