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Sulle tracce di Dian Fossey

Creato il 30 agosto 2012 da Dragor

  Gorilla fund (2)

 

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  Qui lavorano gli eredi di Dian Fossey

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   Mio padre, che l’ha conosciuta, la descriveva come una megera che andava a letto con i gorilla e accoglieva i visitatori a fucilate. Una descrizione che ritrae perfettamente mio padre e che non ritrae affatto Dian Fossey. Chiunque ami gli animali non puó fare a meno di venerare questa donna che ha dato la vita per i gorilla di montagna. Sulle circostanze della sua morte ho scritto nel lontano 2008 il post Assassinio nella Nebbia. Adesso, sulla strada dei Virunga, ripercorro i luoghi che ho descritto 4 anni fa.    ______________________________________________________________

Gorilla monitorage (2)

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   In questa stanza i gorilla vengono monitorati 24 ore su 24. I dati trasmessi dalle guardie forestali e dai custodi del parco vengono elaborati per avere un quadro costante della situazione dei gorilla e studiare le misure necessarie per la loro conservazione.

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   Cominciamo da Musanze, la seconda città del Rwanda. Qui c’è una mitica istituzione amata dagli animalisti di tutto il mondo: il Karisoke Research Center, dove lavorano i protettori dei gorilla. La stessa Dian Fossey ha fondato il centro nel 1967 sul monte Karisoke. Dopo la sua tragica morte nel 1985, il centro è rinato nel 1997 a Musanze. Fino al gennaio di quest’anno è stato diretto dall’inglese Kate Fawcett, un’allieva di Dian Fossey. Poi la direzione è stata rilevata da Felix Ndagijimana, il primo Rwandese a dirigere il Centro.   

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Gorilla Ndagijimana-Felix-300x225

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   L'attuale direttore del Karisoke Research Center, Felix Ndagijimana

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  Sembra che abbiano fatto un ottimo lavoro, visto che alla morte di Dian Fossey i gorilla in territorio rwandese erano 256 e che adesso sono 478 malgrado le varie calamità che hanno colpito quelle montagne, fra cui il genocidio del 1994 che ha spinto sui Virunga migliaia di profughi.

  Dopo la visita al centro, proseguiamo per Kinigi, che sarà il nostro campo base per andare sui Virunga.

Dragor

 


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