Nel nostro percorso di avvicinamento alla nuova stagione NBA abbiamo gia esaminato le attuali situazioni dei Thunder e dei Jazz; ora ci appresteremo ad analizzare l’operato de Phoenix Suns che nonostante abbiano perso Stoudemire si sono mossi molto bene sul mercato portando a casa giocatori per ogni ruolo.
Ma andiamo con ordine, subito aperto il mercato l’all Star, nonchè uno dei 5 free agent piu ambiti Amar’e Stoudemire ha deciso di lasciare il deserto del Arizona per andare nella giungla di New York dal suo ex coach Mike D’antoni in una squadra in ricostruzione totale dopo aver fallito l’assalto a LBJ. A sostituire Stoudemire in roster ci sono solo Robin Lopez, Hakim Warrick e Louis Amundson, che certamente non potranno sostenere da soli l’intero pacchetto lunghi della squadra che necessita ancora di qualche aggiustamento, visto anche che Frye è un lungo piuttosto atipico che tende a giocare solamente fuori dall’area dei tre punti.
L’arrivo di Turkoglu è un’incognita, viene da una stagione da Toronto che dire deludente è poco, non è il giocatore da corri e tira in velocità che steve Nash predilige, il turco è un giocatore da rimorchio che arriva da dietro e piazza il tiro dalla media-lunga distanza, se non utilizzato in modo corretto può risultare dannoso per l’intero sistema, è un giocatore che deve sempre essere al centro dell’azione e che se non viene chiamato in causa si “raffredda” come ha dimostrato a Toronto dove era perennemente decentrato dall’azione.
Jason Richardson con l’addio di Stat è diventato il principale terminale offensivo dell’attacco dei Suns in coppia con Nash, cosa che ha dimostrato di saper fare molto bene anche durante gli ultimi playoff chiusi a 20 punti di media, ben 5 in più della sua media stagionale. Con la cessione di Leandrinho Barbosa ai Raptors si è venuto a creare piu spazio per Goran Dragic, talento 24enne in rampa di lancio già da un paio di stagioni, Dragic è cresciuto sotto gli insegnamenti di Nash, uno dei play piu forti della storia, e ha molte caratteristiche che lo rendono non troppo diverso dal play canadese. Gentry quindi si aspetta una sua definitiva esplosione anche per dare un po’ di respiro a Nash, che arrivato a 36 anni e duemila acciacchi vari, ha bisogno di giocare qualche minuto in meno per poter continuare a rendere al meglio come successo in queste ultime stagioni; anche perchè come anche Gentry sa bene, tutto il gioco dei Suns passa per le sue mani, per la sua testa e molto probabilmente anche per la sua schiena!
Da segnalare anche il ritorno in NBA dopo due anni trascorsi in Europa con la maglia dei greci del Olympiacos di Josh Childress; nella sua ultima stagione NBA ha giocato 76 delle 82 partite mantenendo di media le seguenti statistiche: 29.9 minuti giocati; 11.1 punti con il 57% dal campo, il 36.7% da tre e l’80% ai liberi; 5.6 rimbalzi; 1.6 assist e 1 stoppata. Di conseguenza il suo apporto potrebbe essere molto importante, essendo comunque un giocatore abituato a correre e tirare senza troppi problemi e avendo un fisico piuttosto esplosivo. Spesso verrà messo in campo anche come guardia, così come Jared Dudley, giocatore da tenere sicuramente sotto osservazione visti i miglioramenti fatti nell’ultimo anno e negli scorsi play off, quando ha fatto vedere ottime cose soprattutto dal tiro dal perimetro.Se si esclude il pacchetto lunghi, quindi, che rimane ancora da completare con l’acquisto di un giocatore di peso che possa andare a rimbalzo con continuità, coach Alvin Gentry potrà contare anche su una panchina ricca di giocatori di qualità tra cui il veterano Grant Hill, sempre affidabile per dare riposo ai titolari che vorrà spendere le ultime cartucce a disposizione per arrivare a quel titolo che tanto gli manca. Per arrivarci, però, bisognerà passare sul corpo dei Lakers.