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Super Bowl 2014: vincono anche le pubblicità (TMNews)

Creato il 03 febbraio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Super Bowl 2014: vincono anche le pubblicità (TMNews)Oltre al risultato, al cibo e alle birre, il Super Bowl per gli americani è anche l’evento da seguire per non perdersi le pubblicità: l’emittente Fox ha fissato il prezzo a quattro milioni di dollari per 30 secondi di messa in onda. Quest’anno gli spot non ci hanno stupito con effetti speciali o con trovate stravaganti, ma – come ricorda il New York Times – hanno puntato su messaggi positivi: gli Stati Uniti si stanno finalmente riprendendo dalla crisi, la disoccupazione scende e come ha più volte ripetuto il presidente Barack Obama le industrie che producono in Usa stanno ritornando forti.
All’interno dell’arena del New Jersey (dove alla fine Seattle ha battuto Denver 43-8) sono emerse tre pubblicità tra le più gettonate. Quella della catena di negozi di tecnologia, RadioShack, che per l’occasione ha resuscitato grandi personaggi tv degli anni ’80: dal campione del wrestling Hulk Hogan a Erik Estrada, Poncharello dei CHiPs, passando per la DeLorean di Ritorno al Futuro e Slimer dei Ghostbusters.
Ma su internet il minuto più gettonato è stato quello della birra Bud, che ha portato in scena un party su una terrazza con Arnold Schwarzenegger in versione campione di ping pong con capelli lunghi e fascia anni ’70.
La neonata Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha invece presentato tre spot, tra i quali quello con Bob Dylan per lanciare il nuovo modello della Chrysler 200: una pubblicità che fa leva sul sentimento patriottico americano. Il grande musicista che elogia la grandezza degli Stati Uniti come produttori di automobili. “I tedeschi sanno fare la birra, gli svizzeri gli orologi, i cinesi assemblano i telefonini, noi facciamo automobili”, dice Dylan. Nel 2011 il nuovo modello di Chrysler 200 era stato lanciato da Eminem con il claim “Imported from Detroit” che quest’anno è diventato “America’s Import”.

Tra gli spot più ispirati dal punto di vista sociale, emergono quello del deodorante Axe (“Make Love, Not War”) che presenta una serie di scene di guerra con militari che invece di uccidere baciano una donna gettando a terra le armi e quello di Microsoft – che racconta la tecnologia rendendola umana e mettendo in luce il progresso e i cambiamenti che ha permesso di fare. Lo spot del gruppo fondato da Bill Gates ha rappresentato il debutto di Microsoft al Super Bowl.


Degna di nota anche la pubblicità di Jaguar: il marchio britannico ha fatto leva sul luogo comune del cattivo inglese all’interno dei film scherzando sulla questione.

Tra le più ridicole – almeno stando all’impennata di risate nei bar di New York – quella di Wonderful Pistachios con Stephen Colbert che si apre la testa come fosse un guscio di pistacchio.

Molto apprezzata anche quella di Coca Cola nella quale immagini degli Stati Uniti fanno da sfondo alle note di “America, the Beautiful” cantata in molte delle lingue dei popoli che hanno fatto gli Stati Uniti.

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