A volte i percorsi della vita di ognuno di noi – o il caso, come preferiscono chiamarlo alcuni – ci sorprendono, lasciandoci senza fiato e portandoci verso determinate scelte che confermano a noi stessi e alle persone che ci circondano chi siamo, le nostre credenze e i nostri valori.
Questa storia è ambientata in Sicilia, da sempre terra leggendaria e passionale, e precisamente a Catania, dove vivono due sorelle, Laura e Patrizia. Come ben sappiamo, la Sicilia e il Meridione in generale, in maniera più grave rispetto all’intero territorio nazionale, soffrono di una condizione quasi atavica, insegnataci dalla storia ma, purtroppo, pure drammaticamente attuale: la rassegnazione dettata dalla consapevolezza di quanto sia ormai diventato difficile progettare il proprio futuro nella terra natia.
Questa situazione è stata ancor più difficile da accettare per le protagoniste di questa storia, soprattutto perché i genitori, prima della loro nascita, erano stati spinti dall’amore a costruirsi la loro vita, trasferendosi dal Nord proprio in terra siciliana. Quindi, rifiutando l’idea di partire, perché avrebbe voluto dire lasciare la terra amata e la famiglia, Laura e Patrizia hanno contribuito ad alimentare un’inversione di tendenza rispetto ai giovani che decidono di andare fuori a cercare fortuna. La loro decisione è stata quella di rimanere in Sicilia per combattere, ma soprattutto per scommettere su un futuro migliore mettendosi in gioco. E l’hanno fatto davvero.
A gennaio Laura e Patrizia hanno rilevato l’associazione culturale catanese Super Party, divenendone rispettivamente Presidente e Vice Presidente. Il locale mira principalmente all’intrattenimento, rivolgendosi ai più piccoli, proponendosi di allietarli nel corso della giornata con giochi, laboratori creativi (come la preparazione di dolci in pasta di zucchero, corsi di pittura e disegno, e così via), seguendoli nello svolgimento dei compiti scolastici e proponendosi così come un valido aiuto verso quelle famiglie che, a causa degli impegni quotidiani e lavorativi, non possono dedicarsi ai bambini durante l’intero arco della giornata. L’Associazione organizza inoltre feste di compleanno occupandosi direttamente del catering e dell’animazione e grest estivi, con giornate ricche di giochi e attività durante le calde estati catanesi.
“Il bacino d’utenza non è troppo ampio – afferma Patrizia con un velo di amarezza – perché si tratta di uno dei settori ad essere maggiormente colpito dalla crisi: le famiglie infatti, dovendo per forza di cose rivedere sempre di più le proprie spese per far quadrare il bilancio, scelgono spesso di festeggiare i compleanni dei propri bambini a casa o di farsi dare una mano dai parenti quando sopraggiungono degli impegni. Non semplici da gestire sono poi le entrate, che vanno naturalmente ripartite attraverso un intero circuito costituito dagli animatori e gli insegnanti dei vari laboratori; senza dimenticare l’affitto mensile del locale e le spese per le utenze.“
Un’impresa tutt’altro che facile insomma: “ripensandoci adesso e con la possibilità di tornare indietro nel tempo, non so se avrei preso nuovamente una decisione così importante – ma la tenacia è una caratteristica dei siciliani” conclude Patrizia con un sorriso finale.