Il Superbowl, l'evento sportivo più visto dagli americani, è stato contraddistinto da un imbarazzante blackout allo stadio durato una mezz'oretta.
Data l'enorme attenzione data dagli investitori pubblicitari a questo spazio, negli ultimi anni le truppe cammellate dei Social Media sono state poste pesantemente a presidio dell'evento, per cercare di fare un po' di comunicazione senza acquistare i costosissimi spazi pubblicitari.
Insomma, le forze d'elite dei Social sono state schierate, pronte a twittare, a paracadutare status su Facebook e a occupare militarmente il second screen, mentre il primo era occupato dai pubblicitari.
E quando si sono spente le luci ( per il blackout)...
Complimenti per la rapidità di riflessi (e all'aver predisposto un team creativo in presa diretta) a Duracell e a Oreo (perché i biscottini si possono inzuppare anche al buio) :-) Qui trovate un dietro le quinte della trovata social di Oreo: Behind The Scenes Of Oreo's Real-Time Super Bowl Slam Dunk
E un premio di consolazione anche ad Audi, che si è offerta di inviare un po' di LED per riaccendere il logo Mercedes nel Superdome...
Anche altre marche hanno cercato di cogliere al volo l'opportunità, ma con risultati decisamente inferiori. Qui trovate un'altra serie di esempi.
Vi ho raccolto, in puro spirito di servizio, un paio di altre cose interessanti da leggere sul tema Social e Superbowl: Social Media Lessons From the SuperBowl Ads