«Non gestisco un intero dipartimento legale: è lui che gestisce me».
Con questa perentoria, eloquente, affermazione si apre la dettagliata analisi sullo stress da lavoro compiuta da Sherrie Bourg Carter, psicologa statunitense che nel corso degli anni ha concentrato la propria attenzione sui fattori di esaurimento derivanti dal contesto professionale, soprattutto per quanto concerne l’universo femminile. Frutto di vari colloqui con numerose donne di successo, le pagine di Superdonne. Attente a non scoppiare! riprendono un tema caro al dibattito degli anni Settanta, e ancora oggi attualissimo, incentrato sull’assurda pretesa di una società che richiede alle donne di essere contemporaneamente impeccabili sia nella cura domestica sia nell’attività lavorativa extrafamiliare.
Sebbene oggi le donne ricoprano molte delle più alte cariche istituzionali e imprenditoriali, il rovescio della medaglia di tale conquista socio-culturale risiede in quei sottili e radicati meccanismi di pressione alle quali le donne in carriera vengono quotidianamente sottoposte e che rischiano di mandare in tilt l’intimo e delicato equilibrio tra vita professionale e spazio privato. Il libro mette dunque in evidenza le responsabilità provenienti dalla sopravvivenza di stereotipi di genere e di modelli familiari obsoleti, caparbiamente ostinati nel negare il nuovo ruolo economico femminile, elementi tutti che contribuiscono a determinare profonda sofferenza psicologica e, nei casi peggiori, la sindrome da burnout. La tendenza ad essere perfette in ogni campo, che risponde ad una precisa, ancorché spesso inconsapevole, richiesta sociale, può portare le donne allo sfinimento. Per questo motivo l’autrice indica diverse vie d’uscita: pratiche e concrete azioni che possano rimettere in pista e far superare lo stress alle personalità eccezionali che si nascondono in ogni “Superdonna”.
Dal 23 aprile nelle librerie italiane un prezioso strumento per aiutare tutte le donne a raggiungere un sano equilibrio e godere di una vita veramente appagante