Venerdi 25 febbraio a Cori si terrà un convegno a cui parteciperanno ragazzi delle scuole della zona. Di che parlerà il convegno vi chiederete? Domanda retorica in realtà, si potrebbe parlare di infiniti temi, dalla politica, alla storia, allo sport, ma uno solo è il tema che tutti tutti dobbiamo obbligatoriamente ascoltare, vedere, assaporare continuamente e in tutte le salse.
L’Olocausto ebraico. Ogni anno centinaia di film, milioni di minuti di trasmissioni che parlano di questo, articoli di giornali, libri di storia. Ci sono stati altri eventi centrali nella storia dell’uomo, come mai i nostri giovanissimi devono invece sorbirsi solo questo?
Forse perchè è l’unico che serve per far reggere in piedi l’attuale situazione internazionale, l’unico che ci consente di accettare i bombardamenti subiti da noi sul nostro territorio, l’unico che ci fa sopportare la distruzione del palestinesi.
Sogniamo un mondo che non ha paura di affrontare anche altri temi, senza dover prendere ordini dalle solite lobby; crediamo che i nostri ragazzi possano solo giovarsi di eventi culturali più coraggiosi, visto che l’attuale rimbambimento di massa (portato si avanti anche tramite la retorica dell’olocausto, che si vorrebbe unico, degli ebrei) non prospetta niente di buono per il futuro.
Chiaramente poco c’entra l’organizzazione dell’evento, che semplicemente mette in atto meccanicamente la cosa più semplice e banale si potesse pensare.
Ma così l’indottrinamento di massa va avanti.
vedi anche: http://coriintempesta.altervista.org/blog/27-gennaio-la-furba-industria-dellolocausto/