Un’estate che improvvisa forme, che struttura volumi. Un’estate dal ritmo cadenzato, dai colori decisi. Un’estate che si ascolta con gli occhi, in tutta la sua mutevolezza artistica: la collezione primavera-estate 2014 di Sylvio Giardina è l’incontro dell’arte con la moda, è la tecnica che si contamina della più attuale tecnologia, permettendo all’estro di un uomo, prima ancora che di un designer, di raggiungere il proprio apice. Stili e contaminazioni tutti insieme, in un coro ad una sola voce, danno vita a una composizione di materiali e tessuti dal sapore couture.
Sylvio Giardina nasce a Parigi nel 1967 ma cresce a Roma. Insegue la carriera di fashion designer già dopo il diploma all’Accademia di Costume e Moda di Roma. Uno stile fortemente dicotomico, bifronte, che guarda alle due città della sua vita. L’alta moda parigina e la sartorialità romana, il prêt à porter e l’haute couture: due elementi che coesistono e danno vita a un linguaggio unico nel mondo della moda, che parla di arte contemporanea, di forme e volumi che sperimentano sul corpo della donna fattezze inedite.
In questa collezione la delicatezza dei tweed si unisce alla corpulenza del denim e della gabardine, innestandosi nella nuova silhouette creata ad hoc dai tulle e dal piquet; una forma inaspettata in tessuto radzmir, che si modella sulla seta, sugli intrecci di cotone e sui fili metallici. Una palette cromatica che vibra e acceca: celeste polvere, rosa cipria, bianco ottico; suoni lontani, cristallini, che si mescolano alla pesantezza del nero e del blu denim. La luce del verde lime, per un attimo, squarcia il silenzio. Ogni abito è una composizione a sé stante, è l’incrocio inaspettato di sartoria e haute couture con le lavorazioni odierne.
Epoche e stili si sposano, si intrecciano, si mescolano: nulla è confuso, tutto è precisamente delineato e testimone del tempo attuale. Ecco, quindi, che i più maschili di materiali si fondono con elementi tech dello sport, a loro volta modellati sul romanticismo e la leggerezza del tulle. Il corpo si scopre. Le gonne sono ampie. L’abito cocktail è vestito della trasparenza di un bomber. Sui suoi fianchi, innesti dal volume inaspettato giocano con le forme del corpo, rimodellandolo, evidenziandone la bellezza. Delicatamente, si riscrivono le regole della modernità.
L’estate di Sylvio Giardina ha il suono pieno e deciso della moda contemporanea. E non ci si stanca mai di ascoltarlo.
Andrea Pesaola