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Syracuse, Memphis e Arizona battono il primo colpo

Creato il 03 dicembre 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

La stagione 2013-2014 del college basket sta entrando sempre più in ritmo e, in attesa delle gare all’interno delle singole conference che scatteranno a partire dall’anno nuovo, si sono giocati diversi tornei in giro per gli Stati Uniti e anche fuori, sia in località di culto come New York, sia in luoghi tropicali come Portorico, le Isole Hawaii e Bahamas. Inoltre, sempre aspettando che le attese superstar come Andrew Wiggins di Kansas, Jabari Parker di Duke e Marcus Smart di Oklahoma State salgano di colpi, sono le formazioni collaudate come la Syracuse di coach Boeheim, i Tigers di Memphis e la Arizona di Sean Miller a festeggiare successi che comunque resteranno negli albi d’oro.

OLD SPICE CLASSIC – Orlando (Florida)

A Orlando, in Florida, casa della Walt Disney, c’era tanta bella roba NCAA con squadre come Memphis, Oklahoma State, Butler e LSU. I Cowboys di coach Ford hanno sofferto contro Purdue e Butler ma alla fine sono arrivati in finale, guidati dal talento assoluto del sophomore Marcus Smart, autore di 30 contro i Boilermakers e 17 contro i Bulldogs. Nel match per il titolo si sono trovati di fronte i Memphis Tigers, squadra già battuta due settimane prima con 39 del già citato Smart, devastante. Questa volta però la futura stella ha toppato, ha chiuso con 12 punti e diverse perse nel finale e i Tigers hanno conquistato il torneo 73-68 grazie a 16 punti di Chris Crawford e 17 con 8 rimbalzi e tante altre buone cose dell’ala Shaq Goodwin, dominatore in vernice e votato MVP.

@UofMTigersHoops played a great game tonight. Fantastic end to #OldSpiceClassic13 #Memphis Congrats again! pic.twitter.com/283C2Crvjv

— Old Spice Classic (@OldSpiceClassic) 2 Dicembre 2013

BATTLE FOR ATLANTIS – Nassau (Bahamas)

Scenario da sogno le Bahamas per questo evento prestagionale che vedeva i riflettori puntati soprattutto sulla Kansas di Andrew Wiggins, il freshman canadese considerato futura prima scelta NBA. Wiggins è partito bene con 17 punti contro Wake Forest ma poi ha fatto 10 nella semifinale persa contro Villanova e appena sei nella finalina con UTEP. Più continui di lui l’ala Perry Ellis, il tuttofare di coach Self, la guardia Wayne Selden, un buldozzer con discreto talento, e il centro camerunense Joel Embiid, impressionante per la rapidità con cui sta crescendo sul campo (viaggia a 9, 7 rimbalzi e 2 stoppate – 7 contro UTEP). Per la cronaca il titolo è andato a Villanova che in finale ha battuto 88-83 all’overtime Iowa con 20 punti di James Bell e 13 del paisà Ryan Arcidiacono.

NIT TIPOFF – New York (New York)

E’ sempre unico giocare alla Mecca, al Madison Square Garden, anche per corazzate del college basket come Duke e Arizona, che hanno dato vita alla finale del NIT Tip-Off, la cui fase conclusiva si svolge a New York. Blue Devils contro Wildcats voleva dire soprattutto Jabari Parker contro Aaron Gordon, due delle matricole più attese. Duke ha superato in semifinale Alabama con 27 e 8 rimbalzi di Jabari mentre Arizona ha vinto in rimonta contro Drexel con 20 della guardia Nick Johnson. In finale i ragazzi di Sean Miller si sono imposti 72-66 restando imbattuti: Parker per la prima volta in stagione è rimasto sotto i 20 punti (19), pur restando il go to guy di Duke, mentre dall’altra parte Nick Johnson ha segnato 13 dei suoi 15 nella ripresa, risultando decisivo e venendo votato MVP. 10, 7 rimbalzi e 4 assist per Gordon, ancora grezzo ma con tanti lampi molto interessanti, come quelli del compagno Hollis-Jefferson.

MOP: pic.twitter.com/CcaBNsuthP

— Arizona Basketball (@APlayersProgram) 30 Novembre 2013

MAUI INVITATIONAL – Maui (Hawaii)

Nell’incantevole scenario dell’arcipelago delle Hawaii, 50esimo stato degli Usa, è andato in scena il 30esimo Maui Invitational, un appuntamento classico della prestagione del college basket. In un torneo a 12 squadre, tra cui i padroni di casa di Chaminade, la finale l’hanno disputata i Bears di Baylor e gli Orange di Syracuse. ‘Cuse, che ha battuto Minnesota e California, si è imposta 74-67 centrando il terzo titolo della storia (1990 e 1998 gli altri). Sugli scudi CJ Fair, ala mancina che ha segnato 24 punti ed è stato eletto Mvp. Bene anche Jerami Grant, uno dei figli di Harvey, fratello di Horace (ex Bulls e Lakers), talento atletico tutto da sgrezzare, e Tyler Ennis, playmaker freshman dal Canada molto interessante che ha chiuso con 11 e 9 assist in finale dopo i 28 della semi.

Congrats to @cjfair for winning the Dr. Sue Wesselkamper MVP Award! #MauiHoops pic.twitter.com/NdvHr5gzpV

— Maui Invitational (@EASPORTSMauiInv) 28 Novembre 2013

PUERTO RICO TIPOFF – San Juan (Puerto Rico)

Al Coliseo di San Juan, capitale di Portorico, uno degli avamposti americani nei Caraibi, si è svolto un altro torneo che da diversi anni è un classico della prestagione NCAA. Sono state diverse le sorprese, come l’uscita prematura di Georgetown e VCU, e l’approdo in finale di Charlotte che si è trovata di fronte Michigan, vincitrice di un soffio in semi contro Florida State grazie ai 26 di Nick Stauskas (altro canadese). In finale è stata ancora sorpresa visto che i Wolverines vice campioni nazionali si sono inchinati 63-61 ai 49ers: decisivo il layup di Terrence Williams allo scadere dopo il pareggio di McGary. Non sono bastati altri 20 di Stauskas che, rispetto all’anno scorso, non è solo un tiratore dall’arco ma sta vestendo anche i panni del go to guy che attacca il canestro e crea per sé e per gli altri.

WOODEN LEGACY – Fullerton & Anaheim (California)

Torneo organizzato da Espn per ricordare il grande coach John Wooden e giocato tra Fullerton e Anaheim, in California. Si sono visti i grandi talenti individuali di Creighton e Arizona State, ovvero l’ala bianca Doug McDermott (25 e 7 rimbalzi di media, con tre escursioni oltre i 30) e il playmaker dei Sun Devils Jahii Carson (20 e 5 assist di media con 40 contro UNLV), giocatori destinati ad una chiamata al primo giro del prossimo Draft. La finale però è stata tra San Diego State e Marquette: si sono imposti gli Aztecs di coach Steve Fisher per 67-59 grazie ai 29 di Xavier Thames (26 in semifinale), giocatore chiamato a raccogliere la leadership che negli ultimi anni fu di Kawhi Leonard prima e Jamal Franklin l’anno scorso.


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