Un avvertimento, prima di andare a scoprire il corto di oggi: se lo splatter non rientra nei vostri canoni, lasciate perdere. Il filmato in questione è di quelli forti, disturbante e cattivissimo. Siete avvertiti…
Per tutti gli altri, invece, be' credo che la cosa migliore da dire sia "mettetevi comodi, state per guardare uno dei filmati più interessanti che si possano trovare in rete".
Innanzitutto è bene
parlare di come è stato creato questo filmato.
Il progetto di
partenza ha come titolo The ABC of death,
un concorso istituito dalla Drafthouse Films
che si prefiggeva di scovare 26 registi per altrettanti cortometraggi, da
inserire poi in un unico film a episodi.
I cortometraggi,
molti dei quali disponibili in rete, portano tutti lo stesso titolo "T is
for…" al quale ogni regista ha aggiunto la parola inerente al proprio
contributo.
E credetemi,
l'esperimento è riuscitissimo, vista la qualità dei cortometraggi che si sono
dati battaglia pur di aggiudicarsi un posto nel prodotto finale…
Questo T is for Toilet, nello specifico, è risultato il vincitore della competizione, grazie ad una costruzione pressoché perfetta e ad un misto di cinismo, perfidia, splatter e ironia incredibilmente ben dosata, tutto mescolato fino a creare un vero e proprio capolavoro di pochi minuti.
Girato interamente in clay animations (animazioni in plastilina), ad opera di Lee Hardcastle, si presenta con i toni classici dell'animazione, per poi trasformarsi immediatamente in qualcosa di più. La trama è semplice e ruota attorno alla paura di un bambino nei confronti del water. I genitori cercano di dargli una mano, di aiutarlo in questo enorme cambiamento, ma qualcosa va sorto e le profonde paure del bambino trovano una terribile conferma…
Dissacrante, cattivo, spietato, gli aggettivi per questo corto si sprecano. Vi dico solo che quando l'ho visto per la prima volta ho esultato e credo di aver avuto un'espressione talmente gioiosa da risultare quasi psicotica. Voi guardatelo, poi fatemi sapere cosa ne pensate…
Se ne avete il coraggio...
