Un cane, certo, ma anche e soprattutto un amico fedele e un fratello.
- Come si chiama(va)? Dario.
- Che animale è(era) e di che razza? Un cane meticcio, con sangue di pastore tedesco nelle vene.
- Da quanto tempo ce l'hai(avevi)? Il primo novembre 2014 sarebbero stati 12 anni precisi.
- Come l'hai avuto? Scelsi Dario al canile della mia città, era il più grande all'interno di un recinto pieno di cuccioli. Avevo appena 12 anni e desideravo da sempre un cane così mia madre mi portò al canile per farmi giocare con qualcuno di loro, sebbene non credo che avesse intenzione di tornare a casa con un cucciolo. Iniziai a prometterle di tutto (le solite promesse che fanno i bambini quando vogliono qualcosa: "non ti chiederò mai più nulla!" oppure "me ne occuperò io, di tutto") pur di averne uno e quel giorno stesso lo portammo a casa con noi. Scelsi il suo nome in auto, sulla via del ritorno, mentre era seduto letteralmente sui miei piedi.
Tentativo di #selfie da coricati
- Quanti anni ha(aveva)? Undici e mezzo.
- Racconta qualche sua stranezza Era un cane piuttosto equilibrato, molto affettuoso con le persone (estranei compresi!). Non aveva stranezze particolari, se non l'istinto perenne di inseguire altri cani. Scappò da casa più volte nel corso della sua vita, ed era facile ritrovarlo davanti al cancello di un vicino di casa con un cane, ma spesso rincorreva randagi e stargli dietro era difficile... per fortuna, alla fine, tornava sempre da solo.
Amava leccarmi la faccia, ma lo ha sempre fatto in maniera delicata: in molte foto si vede la punta della sua lingua che mi sfiora il viso. Oltretutto odiava farsi fotografare: appena mi vedeva in mano una fotocamera o semplicemente il cellulare si girava dall'altra parte... probabilmente lo avrò traumatizzato con il flash sparato in faccia nel corso degli anni.
Dopo essersi accorto della fotocamera... troppo tardi XD
Bastava sfiorarlo che si spalmava per terra per farsi coccolare tutto, oppure se volevi giocare con lui spesso ti abbracciava alzandosi sulle zampe posteriori e considerando le sue dimensioni arrivava a guardarti dritto in faccia!
La mia faccia è oscena, ma la sua linguetta è adorabile <3
- Cosa significa per te il rapporto con lui? Inutile dirlo: tanto. È stato il mio primo cane e lo porterò naturalmente sempre nel cuore. Solo chi ha un cane (gatto, criceto, coniglio... non fa differenza!) può capirmi e ancora di più chi ne ha perso uno. Devo ancora abituarmi al fatto che non sia più in giardino ad aspettarmi, sinceramente ancora non ci credo, ma penso sia normale. Lui era la mia sicurezza, perché sapendo che c'era lui mi sentivo sicura: un punto fermo, un riferimento a casa e nella mia vita. Mi ha insegnato che bisogna avere pazienza, ma non dimenticarsi mai di chi si è e di cosa dice il proprio cuore.
- Quali sono(erano) i momenti più belli con lui? Ovviamente, adesso che non c'è più è facile dire "tutti", ma in fondo è la realtà.Non l'ho vissuto "a pieno" come avrei voluto e di questo me ne faccio una colpa, ma ogni momento insieme era sempre speciale.
- Che soprannomi ha(aveva)? In realtà nessuno in particolare, lui era semplicemente Dario.
- Quali sono le parole che riconosce(va)? Non aveva bisogno di molte parole, forse grazie alla sua età, riusciva a capire le cose anche senza bisogno di parlare.
* {Disclaimer} - {Contatti}
L'autrice: StellinaNelBlu • Simona • 24 • Palermo, Italy
Sottotono: ancora da definire (freddo neutro?) • Occhi: marroni • Pelle: mista (tendenzialmente grassa) • Capelli: castano mogano (ex biondo cenere) mossi, grassi, ma con punte secche e sfibrate
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