Le tagliatelle con panna, funghi porcini e tartufo sono un piatto invernale tendenzialmente associato all'autunno e inverno, proprio perchè molto ricco e calorico. L'idea di questo primo piatto è nata dopo una passeggiata per i mercatini di Natale al Castello di Limatola, dove ne ho approfittato per acquistare del tartufo nero fresco del Beneventano. Per la panne, invece, ho usato quella di soia a causa dell'intolleranza al lattosio, ma in alternativa, potreste anche prepararla in casa con il solo olio e farina. Ma vediamo questa gustosa ricetta.
Ingredienti 200-250 gr di tagliatelle all'uovo o anche paglia e fieno 1 scalogno piccolo 30 gr di funghi porcini 1 cucchiaio di olio di oliva extra vergine 200 ml di panna (per noi di soia) tartufo nero qb sale pepe qb 1 ciuffo di prezzemolo
Preparazione Se i funghi sono freschi lessarli in acqua calda con uno spicchio di aglio fino a quando non risulteranno belli morbidi, altrimenti farli rinvenire in acqua solo tiepida con lo spicchio di aglio. Scolarli e strizzarli, lasciandoli scolare in uno scola pasta, mettere da parte l'acqua di bollitura/cottura dopo averla filtrata.
Sminuzzare finemente lo scalogno con olio e lasciarlo appassire, uniamo i funghi tagliati a pezzetti facendoli saltate a fuoco vivo, abbassiamo la fiamma e lasciamoli cuocere per circa 10 minuti e regolare di sale e pepe. Intanto cuociamo la pasta, al dente, scoliamola e uniamola al nostro condimento, lasciamo da parte un po' di acqua di cottura, saltiamo la pasta per circa un minuto aggiungendo a piacimento un cucchiaio di acqua di cottura.
Se non avete la panna di soia, potreste realizzare la panna in casa con un frullatore inserendo all'interno 100 gr. di olio di girasole e 100 gr. di farina e frullare fino a quando non si amalgama bene.
Appena pronta anche la panna, mantechiamo il tutto con la panna, impiattiamo e spolverizziamo la nostra pasta con il prezzemolo tritato e delle scaglie di tartufo. Serviamo calda.
Vino da abbinare:
siccome i porcini e il tartufo hanno già un gusto corposo, vanno accompagnati con un vino bianco pregiato tipo champagne o spumante millesimato, oppure con un bel Brachetto d'Aqui.
Come si pulisce il tartufo Certo, il tartufo è uno dei prodotti più pregiati e anche però più delicati e deperibili che la natura ci abbia mai offerto. In verità la delicatezza varia secondo le varietà di tartufi che andiamo ad esaminare, se abbiamo del tartufo nero, possiamo pulirlo con una spazzolina a setole medio-dure per togliere i residui di terra, questo va fatto sotto il rubinetto con un piccolo flusso di acqua fredda fino a portare alla luce la scorza nera. Quando la pulizia sarà completata asciugatelo delicatamente con un tovagliolo di stoffa.
Come si conserva il tartufo: Per meglio gustarne l’aroma, il tartufo dovrebbe essere consumato il piu’ presto possibile. Esistono, però, alcuni accorgimenti che consentono di mantenerne il profumo e la consistenza anche a distanza di giorni: Avvolgere ogni tartufo, senza asportarne la terra, in tovaglioli di panno o carta; Sostituire i tovaglioli ogni giorno; Conservarlo in frigo permettendogli di “respirare”, ma è importante sapere che i latticini, le uova e le carni riposti nelle sue vicinanze, ne assorbono l’aroma; Quando il tartufo accenna a diventare “gommoso” al tatto, si consiglia di consumarlo immediatamente, in quanto ha raggiunto il massimo grado di maturazione.
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