Taja che è rosso!

In questi giorni di afa, in cui è già tanto se sopravviviamo, una bella spinta giù per soffocarci definitivamente ce la dà la manovra per risanare i conti pubblici. Una sola per tutte: il ticket sanitario.
Ogni anno faccio i controlli di routine, e qualche volta, quando la salute lo richiede, anche qualcosa in più. Per cui mi sbatto da un ospedale all'altro, da una Asl all'altra, sempre cercando bravi medici e spese al minimo. Eppure, quello che esce dalle mie tasche è una cifra niente male.
Ora, questi 10 euro in aggiunta, per me sono una vera stangata,  alla signora di pari età e con pensione d'oro che da sempre va negli studi privati, non gliene può fregare di meno.Duecentocinquanta euro spendeva ieri e duecentocinquanta euro spenderà domani.
Allora chi li fa i sacrifici? Sempre e solo noi che probabilmente una notte, in piena crisi d'appendicite che sta già volgendo in peritonite ci chiederemo se non stiamo esagerando e che magari  siamo solo un codice bianco. 25 euro per la vita o la morte.
Vabbè, è luglio, siamo vivi, e alla faccia dei cornutoni che ci governano, siamo pure felici.
Una bella fetta di cocomero e passa la paura...