Che cos’è per te la creatività?
Albert Einstein diceva "L'immaginazione è più importante della conoscenza". Da quando apro gli occhi la mattina, a quando sto nel letto cercando di prender sonno durante la notte, la mia mente vaga. Basta un semplice sguardo e se qualcosa colpisce la mia attenzione, inizio ad immaginare e quindi a creare. La creatività per me sta negli occhi e di chi guarda e nel cervello di chi poi riesce a realizzare e a rendere reale, quel mondo che si è costruito nella sua testa. Tutti possiamo essere creativi, in pochi riusciamo ad essere artisti.
Qual è la forma d’arte che meglio ti rappresenta?
Sono affascinata dal mondo, mi sento parte di esso e rimango sempre molto stupita quando scopro persone, luoghi e sensazioni con cui non ero mai venuta a contatto prima d'ora. Perciò è difficile risponderti. Adoro la musica, ho cantato per anni, come apprezzo la pittura (ho fatto anche quello per hobby), mi piace la danza e amo profondamente la moda, probabilmente l'espressione artistica che più mi rappresenta.
Cosa sogni di diventare da grande?
Sogno di diventare Art Director di sfilate. Ho sempre i brividi quando mi trovo nel backstage delle sfilate milanesi, nelle quali collaboro al momento in qualità di referente delle vestiariste. Non sono io ad aver organizzato quella sfilata, ma l'emozione che provo appena le luci si alzano e la gente applaude mentre tutte le modelle compaiono sulla passerella per l'ultima uscita, è qualcosa di inspiegabile. Quando assisto virtualmente alle meravigliose sfilate parigine di Karl Lagerfeld per Chanel o di Galliano per Dior, non nego che una lacrima mi esce sempre. Ci sono sfilate che posso guardare su internet anche 10 mila volte, conosco a memoria musiche, tempi, modelle e outfit, ma ogni volta è come se fosse la prima volta. Trovo che per un designer come per uno stylist, la sfilata sia la massima rappresentazione del proprio lavoro. Non mi dispiace pensare che un giorno il successo di una collezione, sarà legato a me.
Parliamo di StyleLab. Di cosa si tratta? Come funziona? Quali sono state le difficoltà che hai incontrato? Quali invece le soddisfazioni?
Stylelab è la rappresentazione del mio mondo. Non è un semplice blog, mi piace definirlo come un grande "raccoglitore di emozioni,esperienze e opportunità" dove all'interno, diviso per diverse sezioni, i miei lettori possono non solo entrare in contatto con i progetti, i miei pensieri relativi alle ultime tendenze, ma anche con ciò che di bello il mio lavoro mi offre. Ma è da poco diventato anche un brand. Non ho la presunzione di definirmi una designer, perché non lo sono, ma amo acquistare capi e rivisitarli -faccio la stylist anche in questo caso!- e poi li rivendo online. Pochi pezzi, unici! Sono una ragazza fortunata, perché ho avuto il privilegio non solo di frequentare la Marangoni -definita la scuola migliore per quanto concerne la formazione professionale nel settore di styling e designer- , ma anche di avere una famiglia che mi ha sempre supportato credendo in me. I miei genitori sono i miei più grandi sostenitori e con loro tantissime altre persone, che sulla mia Fan Page su Fb, vivono "in diretta" ciò che mi si propone durante la mia giornata. Sono molto felice perché a 20 anni sto riuscendo a veder realizzati progetti che non credevo sarei mai riuscita a concretizzare. Ciò fa da stimolo ogni giorno alla mia creatività. Le soddisfazioni sono tante, ma sono la maggior parte a livello personale. Purtroppo l'unica grande difficoltà che incontro è che pochi sanno chi sono e cosa faccio. Non ho la presunzione di dire che interesserebbe a molti ciò che scrivo sul mio Stylelab, ma mi rendo conto come molti blog di outfit siano molto più seguiti del mio. Però la cosa ammetto che non mi turba più di tanto, perché so che le persone che visitano Stylelab e partecipano attivamente sulla mia Fan page, sono persone che mi stimano per ciò che faccio, spesso sono ragazze che avrebbero voluto fare ciò che sto facendo io, ma che non hanno avuto le stesse occasioni. La cosa che mi fa maggiormente piacere, è sapere che chi va su Stylelab ci va perché davvero ne capisce qualcosa di moda. Ciò mi permette di confrontarmi con loro, imparare e avere anche un buon riscontro su ciò che la mia giovane esperienza mi ha insegnato. Spero davvero di essere ben presto conosciuta sul web, non per sentirmi una "fashion blogger", ma per rendere partecipi gli altri dei miei progetti che mi stanno a cuore. Penso che non ci sia cosa migliore che condividere con gli altri le proprie passioni, no?
Cosa pensi del fenomeno “fashion blogger”?
Potrei stare a parlare per ore dei "fashion blogger". Ne ho parlato anche su Stylelab dando vita a polemiche,m a anche a numerosi consensi. Io non ce l'ho con loro, penso che ognuno di noi, se gli capitasse, sfrutterebbe la "fortuna" di avere tanta popolarità per nulla. Ma mi altero molto quando vedo che non esiste meritocrazia e che lo stesso trattamento, gli stessi benefit, non vengono dati a chi davvero se ne intende o chi sta investendo tempo e denaro per affermarsi professionalmente. Il problema non sono i blogger insomma, ma sono coloro che gli danno lavoro! Dovrebbero essere dei professionisti, almeno loro! Ad esempio, quante persone ci sono che sognano di diventare giornaliste? Quanti anni dedicano agli studi per poi nel 99% dei casi, ritrovarsi a fare un altro lavoro perché scrivere per un giornale è impossibile? Ecco, non mi sembra giusto che invece ai fashion blogger vengano addirittura affidate rubriche di moda. Stesso discorso potremmo farlo con ragazzi che sognano di diventare designer e non riescono e altri che improvvisano una propria collezione o che si appropriano del termine "stylist" solo perché pubblicano qualche foto di outfit personali sul proprio blog. Tutto ciò mi lascia sconcertata. Ma sono sicura che prima o poi il fenomeno si placherà e rimarranno a galla solo le persone davvero capaci e che sono state in grado di costruirsi in questi mesi di popolarità, anche un bagaglio culturale su ciò di cui si ritengono esperti. Non si finisce mai di imparare. Sarebbe una mossa intelligente, unire fama a professionalità. Se è nel mondo della moda che vogliono lavorare, ovviamente!
Hai uno stilista preferito?
Apprezzo particolarmente Karl Lagerfeld, non solo come designer, ma soprattutto come uomo. Riesce da anni a mandare avanti brand diversi, senza mai influenzare l'uno con l'altro, senza snaturarli e soprattutto creando sempre qualcosa di unico. E' geniale in tutto ciò che la sua mente immagina e le sue mani realizzano. Sarebbe un sogno poterlo conoscere e lavorare per lui!
Hai un’icona di stile?
No. Trovo che sia abbastanza limitante avere delle icone da seguire e da copiare. La moda ci permette di essere tutti diversi nello stesso momento, perciò perché rimanere attaccate a delle figure,a degli stili, quando abbiamo la fortuna di poter sperimentare e essere ogni giorno una donna diversa?
Che cos’è per te lo stile?
E' come l'eleganza qualcosa di innato, che non ti costruisci negli anni. Se ce l'hai puoi affinarlo e definirlo, ma se non ce l'hai…nn c'è niente da fare!Puoi avere anche un guardaroba pieno di capi all'ultima moda, ma se non sai come portarli.
Cosa ti aspetti dal domani?
Di continuare a fare ciò che sto facendo, con la stessa passione e dedizione. E ovviamente di realizzare tutti i miei sogni, per crescere pian piano non solo professionalmente, ma anche come donna.
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