Titolo: Tales from Helleborya
Autore: J. Thorn
Serie: Libro 1 Corruzione oscura
Edito da: CreateSpace Independent Publishing Platform
Prezzo: 10,31 € (2,99 ebook Kindle)
Genere: Narrativa
Pagine: 348 p.
Voto:
Trama: Helleborya sta cambiando. Lo puoi sentire nelle voci tremolanti delle persone che bisbigliano di incubi ormai persi nel tempo. Lo vedi nell’incedere preoccupato dei messaggeri che portano notizie dell’ennesimo gruppo di grandi eroi sparito nel nulla. Lo percepisci negli sguardi assenti di coloro affini alla magia, sempre con l’orecchio vigile, come a cercare di cogliere un sussurro lontano.
Sagome sfuggenti nel cielo notturno. Individui dalle insolite armature. Il momento è giunto. Diversi giovani destini s’incroceranno nel villaggio di Danthya. Il viaggiatore dagli strani marchingegni, la ragazza coperta dall’armatura di radici, la veggente senza poteri, il cavaliere tormentato dalla passione… Il primo atto di una delle pagine più buie di Helleborya sta per essere scritta.
Recensione
di Debora
Ecco un libro che ho piacevolmente divorato!
Il lettore viene immerso nei fatti poco per volta; assistiamo infatti nei primi capitoli a brevi dialoghi tra dei personaggi che non sappiamo ancora se ci accompagneranno per tutto il romanzo.
L’atmosfera invece è immediata e subito siamo catapultati in un mondo misterioso che sa di altri tempi e altri luoghi, che possiamo definire magici e in alcuni casi quasi tetri. Subito si coglie come nel libro venga raccontato il classico viaggio che ha come fine la soluzione ai mali che colpiscono Helleborya e i suoi abitanti, i quali subiscono la Corruzione Oscura prima fisicamente e poi psicologicamente, divenendo maligni. Nonostante questo clichè della lotta tra bene e male mi sono immersa fin da subito nel libro ed ho amato ogni personaggio di questa saga. Nel loro insieme i protagonisti sono tutti molto particolari e ben caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente.
Ho amato le atmosfere naturali dei boschi ma ho trovato anche piacevole “l’intromissione” nel libro, in alcuni brevi tratti, di un mondo tecnologico, più vicino al lettore forse, di cui fino alla fine sapremo pochissimo, ma che ci metterà in testa moltissimi dubbi. Come a voler simboleggiare un dualismo fra mondo naturale e mondo artificiale, si coglie come la magia sia vista in due modi completamente diversi, nel mondo di Helleborya e nel nostro mondo. Il lettore si trova un po’ confuso inizialmente da questo mondo artificiale che l’autore ci presenta in pochi capitoli, e personalmente speravo di ritrovare al più presto le creature bizzarre e fantastiche di Helleborya, incontrate precedentemente. Difatti non sono rimasta delusa perché si trattava solo di brevi apparizioni che troveranno il loro perché e che forse si risolveranno completamente nel prossimo libro della saga.
Il mondo variegato di Helleborya, con tutti gli esseri che lo popolano, animali e vegetali assieme, sono i protagonisti del libro. Niente e nessuno va avanti da solo in questo libro, ed è quello che più ho apprezzato. La solidarietà e l’unione sono forse i tratti salienti degli abitanti di queste terre. L’autore vuole proprio farci entrare nel mondo di questo popolo e farci amare ogni essere che lo abita. Tutti i personaggi in questo libro sono un po’ protagonisti, ognuno di loro dà qualcosa ad Helleborya e ognuno di loro spicca o per una particolarità del carattere o per doti fisiche. A mio parere il lettore non necessariamente ha bisogno di affezionarsi ad un protagonista in particolare poiché alla fine tutti i personaggi si dimostrano necessari per il bene del loro Paese.Tutti percorreranno un viaggio, sia fisicamente che spiritualmente; non solo dovranno superare molti ostacoli (che ahimé a volte superano anche troppo facilmente!) ma in questo percorso alla ricerca del Bene scaveranno anche dentro loro stessi; notiamo infatti in molti di loro un’evoluzione psicologica nella storia. E’ quindi inutile secondo me citarvi ogni personaggio che incontrerete in questo libro o dirvi quali tra di loro sono i più particolari. Forse ne troverete uno che vi starà più simpatico, uno che vi metterà molti dubbi, o un altro che vorreste come amico. Credetemi, ognuno di essi vi susciterà qualcosa e ve lo porterete con voi per parecchio tempo. Sono tutti dei compagni di viaggio spettacolari!
J. Thorn è molto abile nelle descrizioni; tutto per il lettore è palpabile, specie per quanto riguarda la natura di Helleborya o delle sue piante, che spesso fungono da toccasana nei casi di infortuni e dolori dei protagonisti. I capitoli sono molto brevi, le frasi concise e l’uso di molti dialoghi rende la lettura molto leggera e scorrevole. Proprio per questo il libro è adatto anche ai giovanissimi e, anzi, forse soprattutto a loro, anche perché un lettore adulto potrebbe trovare in questo autore uno stile troppo semplice o poco ricercato.
Il libro è arricchito alla fine, da una mappa di Helleborya e da una piccola enciclopedia che contiene principalmente spiegazioni sulle piante che incontrerete nella lettura del libro. E se volete immergervi ancor di più nelle atmosfere fantastiche del libro non potete perdervi il sito, curato splendidamente, con immagini particolari, che vi offriranno un assaggio di questo mondo e dei suoi personaggi.