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Tanti auguri Doc Robinson...ehm, volevo dire Martin Mystère

Creato il 10 aprile 2012 da Chemako @chemako71

Tanti auguri Doc Robinson...ehm, volevo dire Martin Mystère

Doc Robinson - Martin Mystère

"Blow me down": sarebbe dovuta essere questa l'esclamazione tipica del Detective dell'Impossibile, o meglio dell'Ignoto. Quel Doc Robinson con cui Alfredo Castelli aveva battezzato il suo nuovo e moderno personaggio: un professore archeologo londinese che girava tutto il mondo per affrontare quei misteri che la scienza ufficiale si rifiutava di considerare. Come spiega lo stesso autore nell'albo celebrativo in edicola questo mese, 30 anni fa ripescò il nome che aveva scelto in precedenza, Martin Mystère, spostando inoltre la sua dimora dal numero 71 di Campden Hill Road a Londra al numero 3 di Washington Mews a New York. Dove io, come tutti i suoi lettori, ebbi il piacere di fare la sua conoscenza.
In realtà, la prima location in cui si muove il nostro è al largo delle Isole Azzorre, così come ci ricorda l'albo 320, un albo speciale perché contiene le 64 pagine di quella che sarebbe dovuta essere la vera prima storia di Doc Robinson, "Gli uomini in nero", disegnata da Giancarlo Alessandrini. Castelli ce la propone per la prima volta, in coda ad un'avventura molto spassosa che ricrea l'universo mysteriano negli Anni 30 : una vicenda ricca di ironia e di riferimenti letterari/cinematografici/fumettistici/storici relativi a quel decennio che solo la sterminata cultura del BVZA poteva sfornare.
Tanti auguri Doc Robinson...ehm, volevo dire Martin Mystère

In fondo proprio questa è una delle chiavi del successo di Martin Mystère: proporre delle avventure avvincenti su una base storico-scientifica reale e mai banale. E' questo ciò che mi ha affascinato del personaggio quando ricevetti in dono da mio cugino l'albo numero 29 "Il terzo occhio", nell'agosto del 1984. Allora tredicenne lettore dei classici Tex, Zagor e Mister No, fui colpito dalla modernità di questa serie. Ricordo che trascorsi il periodo del liceo ad analizzare numero dopo numero, insieme al mio amico Luca, tutti i risvolti storico-scientifici che Martin Mystère ci proponeva: ore e ore a discutere di Templari, civiltà scomparse e mysteri italiani.
Ma non solo per questo aspetto Martin Mystère segnòuna svolta fondamentale nella storia della Sergio Bonelli Editore. Levicende del Detective dell'Impossibile sono ambientate ai giorni nostri, vive il nostro presente anche se,spesso, le sue avventure sono rivolte al passato storico. Questatendenza di attualizzazione dell'avventura, condivisa dal successivo Dylan Dog,aprì le porte poi a tutte le nuove serie bonelliane dei decennisuccessivi.
Non posso far altro che augurare con tutto il cuore altri (come minimo) 30 anni di longevità editoriale a Martin Mystère, ringraziando Alfredo Castelli e soci (sceneggiatori e disegnatori) per tutte le ore di intelligente svago che mi hanno regalato.

Tanti auguri Doc Robinson...ehm, volevo dire Martin Mystère

Alfredo Castelli


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