Ripercorriamo “80 anni insieme” con il Sindaco Marello e il direttore Don Sciortino
Palazzo Mostre e Congressi di Alba, 19 novembre ore 18
Famiglia Cristiana compie ottant’anni e festeggia, sabato 19 novembre, alle 18, a Palazzo Mostre e Congressi di Alba, ripercorrendo il suo lungo cammino attraverso il dialogo tra il Sindaco di Alba Maurizio Marello ed il direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Sciortino. Introdurrà la serata il direttore di Gazzetta d’Alba don Antonio Rizzolo.
Nel corso dell’incontro verrà presentato il volume fotografico di Severino Marcato “Un cammino di luce”.
“L’avventura di Famiglia Cristiana è iniziata ad Alba, nella notte di Natale del 1931 – dice Don Antonio Rizzolo - 80 anni fa. Dodici pagine in bianco e nero, Gesù bambino in copertina. Ed è giusto che anche qui ad Alba si celebri questo importante anniversario. Di strada la rivista ne ha fatta molta, rimanendo però sempre a servizio della famiglia. Oggi questa caratteristica è ancora più evidente: con il suo stile dialogico, le prese di posizione chiare, l’esplicito riferimento cristiano, al Vangelo, Famiglia Cristiana intende essere sempre più a sostegno e a difesa della famiglia”.
Il Sindaco di Alba Maurizio Marello sottolinea “Partendo dalla nostra città la rivista ha raggiunto una popolarità a livello internazionale, non solo nel mondo cattolico.
Famiglia Cristiana ha esercitato nel tempo un ruolo importante nel campo della comunicazione nel nostro Paese, diventando un punto di riferimento su argomenti anche laici, dal senso civico, alla giustizia, alla solidarietà. La rivista ha svolto inoltre un ruolo di pungolo rispetto alla situazione sociale, politica ed economica che sta oggi rivelando tutte le sue criticità”.
Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana
Editoriale di don Antonio Sciortino su Famiglia Cristiana n. 52 del 2010«Dove c’è famiglia, Famiglia Cristiana c’è». C’è sempre stata. Ormai, da ottant’anni. Tanti quanti sono gli anni dalla nascita, ad Alba, nel Natale del 1931, per volere del beato Giacomo Alberione, il fondatore dei Paolini. Sempre al servizio della famiglia, per informarla, formarla e servirla. In ogni ambito della vita: dai problemi pratici dell’esistenza, agli interrogativi dell’anima. Con un respiro universale. Da ottant’anni, nelle case degli italiani, come ventata di “freschezza evangelica” e “luce cristiana” a illuminare i “fatti della settimana”. In Italia e nel mondo. Eventi belli, ma anche violenze e assurde lotte tra uomini e nazioni. Da sempre, con coraggio e libertà.
Quella “parresia”, richiestaci dal Vangelo, di cui tanto c’è bisogno oggi. Da ottant’anni accanto agli uomini del nostro tempo, per alleviare pene e fatiche. E per esaltare vittorie e conquiste. Con un occhio di riguardo agli “ultimi”. Quelli più indifesi, ai margini. Voce critica e “profetica”, nella società e nella Chiesa. Sempre a servizio dei lettori e della verità. Anche quando costa. O dispiace ai potenti. Non di parte, ma schierata per la famiglia. Sempre. In controtendenza a una “società liquida”, che ha smarrito valori e domande ultime della vita. E che affoga nel profondo mare di “relativismo morale”.
Da ottant’anni a parlare di tutto cristianamente. Con umiltà e senza falsi pudori. E senza mai sfuggire alle domande della gente. Anticipando, anzi, nella Chiesa e nella società, il dibattito su temi “scottanti”. Se i lettori ci interpellano, nessun argomento, per noi, è “tabù”. Da affrontare, però, con la competenza necessaria. E dal punto di vista cristiano. Il nostro. Quello che ci illumina e guida. E che, da sempre, seguiamo. Come stella polare. Da ottant’anni in dialogo con tutti. Senza arroccarci nel fortino. Non solo casa e chiesa, ma anche piazza. Là, dove ci si confronta con tutti. E, insieme, si costruisce la “città terrena”. Cioè, la “casa comune”. Con forte senso etico: è il nostro pungolo per i gestori della “cosa pubblica”. Senza distinzioni. Contro chi calpesta dignità e diritti umani. Ignorando che ogni uomo è immagine di Dio. Da ottant’anni, cari lettori, «vi vogliamo bene e vogliamo farvi del vero bene», come scriveva don Alberione. Con una sola intenzione: «che le famiglie siano le sane cellule della società e della Chiesa. E che sempre si elevi il tenore di vita civile e cristiana».
Da ottant’anni, siamo qui a ringraziarvi, della fiducia accordataci. E che, sempre più numerosi, vorrete ancora rinnovarci. «La nostra storia è la storia di Famiglia», confessa Lidia Caroli in Gauci, abbonata fin dal primo numero. Una fedelissima, come milioni di lettori. Ci aspetta un nuovo cammino, per crescere ancora insieme. Nel ricordo di tutti coloro che hanno reso grande questa rivista. Ultimo in ordine di tempo, don Leonardo Zega, mitico direttore, a un anno dalla sua scomparsa.
Don Antonio Sciortino