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Tanti auguri (in ritardo) a Nonno Charles

Creato il 14 febbraio 2011 da Luci

NotadiLucia:
correva l’anno 2009, in particolare si stava avvicinando il compleanno di Darwin e decisi di chiedere a tutti quelli che mi parevano coinvolti, di scrivere un pezzettino di nonno Charles per festeggiare adeguatamente la ricorrenza.
lo chiesi anche a un HDC all’epoca non ancora tale, sapevo che era geologo, non ancora geotrogolo, e così gli chiesi un pezzo sulla discordanza angolare.
non lo fece.
mi incavolai.
scrissi al micugino che il suo amico geologo era una sòla.
da lì siamo arrivati a oggi.
quindi adesso vi beccate il pezzo sulla discordanza angolare, che sono finalmente riuscita a estorcere al geotrogolo.
buona lettura e buon pippone!

Sabato era il compleanno di Charles Darwin, e per festeggiarlo adempio,in ritardo di due anni e due giorni, alla promessa fatta a Lucia di scrivere un pippone (più un pippettino) scEntifico, come dice lei, su un argomento che lega la geologia a Darwin. E Luci a me.

Darwin, lo sapete meglio di me, è una delle menti che hanno rivoluzionato il pensiero scientifico e non solo. Con il suoi studi e le sue pubblicazioni ha dimostrato come le specie animali presenti oggi sulla Terra non siano sempre esistite, ma sono invece il frutto di una continua evoluzione. Un’evoluzione che ha portato dai primi esseri unicellulari di quasi 3.5 miliardi di anni fa a tutte le forme di vita che oggi popolano il pianeta (dai batteri estremofili alle balene, dai colibrì della foresta amazzonica al vostro panettiere), a tutte quelle che su questo pianeta hanno vissuto prima di estinguesi (dalle ammoniti ai dinosauri, dai graptoliti alle tigri dai denti a sciabola) e a tutte le nuove specie con cui noi sapremo convivere o soccomberemo. La lettura che Darwin diede della vita, e dei meccanismi che regolano la vita sul nostro pianeta, ebbe notevoli e importanti ricadute sul pensiero filosofico e religioso. Sia dell’epoca in cui pubblicò i suoi studi sia dei periodi successivi. Ma è importante ricordare che i suoi studi si basarono anche su osservazioni condotte precedentemente da altri studiosi, come Hutton.

Questo medico scozzese, vissuto tra il 1726 e il 1797 è considerato uno dei padri della geologia, scienza che all’epoca non esisteva ancora. Le sue idee fondamentali furono formulate in un trattato dal titolo Theory of the Earth. Qui Hutton spiegò che la Terra doveva essere molto più antica di quanto si pensasse: fino ad allora, in base alle generazioni descritte nella Bibbia, si era calcolato che la Terra avesse circa 6000 anni. Hutton, inoltre, comprese che i graniti e i basalti su cui poggiavano le rocce sedimentarie osservate in Scozia non erano state originate dal diluvio universale ma prodotti da magmi provenienti dal centro della Terra. Un altra osservazione fondamentale formulata in quel testo fu che gli agenti che modellano oggi il nostro pianeta sono gli stessi che lo hanno modellato nei precedenti periodi geologici, un concetto che può essere riassunto in “il presente è la chiave del passato”. Ed infine descrisse e capì il significato delle discordanze angolari, l’argomento che lega Darwin e la geologia.

Una discordanza angolare, in geologia, indica una situazione in cui delle rocce più recenti poggiano su altre più antiche disposte con piani di stratificazione aventi un angolo ben differente dalle prime. Hutton osservò una di queste strutture presso Siccar Point, un promontorio della costa orientale della Scozia. Qui arenarie rosse depositate nel devoniano (345 milioni di anni fa) poggiano in discordanza angolare su altre rocce del Siluriano (425 milioni di anni fa).

La discordanza angolare di Siccar Point osservata da Hutton.

La discordanza angolare di Siccar Point osservata da Hutton.

Che cosa era accaduto negli 80 milioni di anni che stanno tra le rocce devoniane e quelle siluriane? Perché tra le due rocce c’era un buco temporale di 80 milioni di anni? Hutton spiegò che durante quel periodo le rocce Siluriane, precedentemente orizzontali, erano state sollevate a formare una catena montuosa, e piegate fino a trovarsi quasi verticali, per poi essere erose e divenire la base sulla quale le rocce Devoniane si sarebbero depositate. Un buco (o meglio uno iatus) quindi di 80 milioni di anni del quale non si avevano testimonianze. Questa situazione testimoniava come la Terra non fosse un corpo immutato dalla sua creazione ma sperimentasse invece continui cicli in cui la sua superficie veniva deformata e rimodellata, erosa e nuovamente ricoperta da sedimenti. E che dove un tempo esistevano mari oggi si trovavano montagne, e viceversa, in un ciclo continuo.
Darwin ovviamente conosceva le teorie di Hutton e tramite esse spiegò perché non fosse possibile avere una linea completa di fossili che testimoniassero l’evoluzione delle specie, ma ci fossero più semplicemente dei campioni distribuiti nel tempo. Perché se di un certo periodo non si hanno rocce, come nel buco (o iatus) temporale osservato da Hutton, non si ha neanche il materiale all’interno del quale i fossili possono formarsi e arrivare a noi.
Queste osservazioni, fatte su un promontorio in Scozia nel 1788 da un medico appassionato di geologia, hanno dato il via a processi che hanno fortemente influito sulla conoscenza dell’evoluzione del nostro pianeta e della vita che esso ospita, oltre che sul pensiero filosofico e teologico. E ci hanno portato lontano, più di quanto si potesse immaginare. Così lontano che oggi osserviamo le discordanze angolari perfino su Marte.  

Discordanze angolari presso la calotta polare settentrionale di Marte

Discordanze angolari presso la calotta polare settentrionale di Marte


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