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Da Viviana Manganaro, a nome del direttivo di Rinnovare Taormina (leader Cino Restuccia), riceviamo e pubblichiamo: “Una città sacrificata alla spartizione delle poltrone: questa è, oggi, Taormina. Il dissesto, la viabilità, la cementificazione selvaggia, la gestione dei rifiuti e dei suoli pubblici, possono attendere se c’è ancora qualcuno da piazzare, qualcuno a cui la ben più ambita poltrona di assessore è stata sfilata all’ultimo momento da sotto il sedere. A 9 mesi dall’insediamento, quindi, la maggioranza, non certo unita già prima delle elezioni, si ritrova spaccata sulla questione Asm o meglio sul nome del suo futuro comandante. Uno scontro sul futuro della municipalizzata e sulla necessità o meno di continuare sulla strada liquidazione sarebbe stato, infatti, certamente comprensibile se non addirittura auspicabile. Non lascia indifferenti, invece, il silenzio dell’Amministrazione durante il processo a Cesare Tajana, attaccato duramente in Consiglio comunale dall’opposizione ancor più che dalla stessa maggioranza, a dimostrazione della carenza di argomenti che contraddistingue i componenti della corazzata Giardina, i quali hanno lasciato ad altri l’incombenza di trovare la giusta causa necessaria al licenziamento. Ci sarebbe molto da dire sulle motivazioni e, soprattutto, sulle modalità che hanno portato alla revoca del commissario liquidatore, ma su questo sarà il Tar a pronunciarsi. Con la stagione turistica ormai iniziata, Taormina si ritrova senza Giunta e con un commissario liquidatore provvisorio senza diritto di firma a capo della più importante azienda di servizi del Comune, tutto questo per accontentare chi, dal giorno dell’insediamento, ricorda al sindaco che è grazie a lui che è arrivato lì dove si trova. L’ennesima grande coalizione ha quindi vinto le elezioni ma non è in grado amministrare. Era successo con Turiano, con D’Agostino e con Passalacqua: bravi a vincere ma impossibilitati a governare, incartati, tra l’altro, tra incongruenze e spartizioni di incarichi e poltrone. La grande voglia di vincere ha dimostrato ancora una volta che, essere in molti, non solo non migliora un progetto amministrativo fallimentare, ma che a pagare il prezzo della frenesia elettorale è tutta la città ed i risultati, casomai non fossero già sotto gli occhi di tutti, non tarderanno ad arrivare. Continuiamo, inoltre, a pensare che in qualsiasi Paese civile le vicende giudiziarie, gravi, che coinvolgono esponenti politici per fatti amministrativi, imporrebbero l’allontanamento dei soggetti coinvolti, i quali dovrebbero avere la dignità di auto-sospendersi. Qui, invece, si fa la corsa alla poltrona più importante. La politica non dovrebbe essere un mestiere. Ci auguriamo che, risolta velocemente la questione poltrone, si cominci a pensare seriamente ai veri problemi della nostra città. Il paese aspetta da tempo delle risposte, il dissesto, invece, potrebbe non aspettare più. ”
Qualche giorno fa, il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, eletto neanche un anno fa, ha informato, con un comunicato stampa, della sua scelta politica, ovvero quella di azzerare la Giunta: “Comunico ai miei assessori che ho deciso di revocare loro tutte le deleghe e le nomine assessoriali”. Il primo cittadino aveva annunciato la sua decisione nella seduta di Consiglio comunale di giovedì sera: “Avevo detto in Consiglio comunale già nelle precedenti sedute – sottolinea Giardina – che Asm, politicamente, ha sempre creato problemi a tutte le Amministrazioni di Taormina, ed avevo anche precisato che avrei lasciato i consiglieri della mia maggioranza liberi di autodeterminarsi sulle questioni dell’azienda. Adesso, poiché ho capito che la maggioranza non è riuscita ad auto-determinarsi e a trovare una sintesi, ed avendo preso atto che non c’è una condivisione di progetti e percorsi, voglio dare un segnale forte alla città. Pertanto, comunico quindi ai miei assessori che revoco loro tutte le deleghe e le loro nomine assessoriali. Li prego di non parlare più a nome dell’Amministrazione. Gli interessi generali e sovrani della città non possono soggiacere agli interessi di singole liste, gruppi o partiti. Non consentirò a nessuno di frenare o condizionare l’azione amministrativa ed un percorso nel quale oltretutto in questi mesi sono state avviate e si stanno ponendo in essere molteplici iniziative finalizzate, su vari fronti, a dare una svolta alla nostra città e rilanciarla ad alti livelli. Farò una verifica di maggioranza e avverrà nei tempi ragionevolmente necessari ma comunque entro un paio di giorni. Sicuramente non si può tollerare nessun tipo di atteggiamento personalistico e di non condivisione del progetto per la città - conclude il sindaco Giardina - Bisogna remare tutti dalla stessa parte, senza se e senza ma, icittadini esigono risposte concrete alle esigenze di questo territorio ed io sono più che mai determinato a rispettare gli impegni presi con la comunità taorminese”.
Sul "caso Asm" è intervenuto anche l'esponente Udc, Mario D’Agostino con una nota: "In riferimento alle note questioni politiche di questi giorni, ci occorre puntualizzare : 1) La questione Asm è una questione che riguarda la città di Taormina e la comunità tutta, per l’ovvio riflesso turistico-sociale che le sue insufficienze possono determinare; è noto che la situazione economica dell’azienda è tutt’altro che florida, come ammesso anche in Consiglio comunale dal liquidatore pro-tempore dott. A.Pappalardo, con una mancanza di liquidità assoluta e con le conseguenti e relative difficoltà al pagamento degli stipendi e dei contributi ai dipendenti. Purtroppo, la gestione più recente non ha sortito alcun “miracolo economico” , e si rende oggi indispensabile un chiaro e netto cambio di rotta. A mero titolo di esempio, alcune proposte in merito al metodo ed ai criteri che dovranno essere adottati in brevissimo tempo : – Individuare le passività e le attività utili alla predisposizione del bilancio provvisorio di liquidazione nei tempi più rapidi possibili (i bilanci Asm 2011 e 2012 non sono ancora stati approvati dal Consiglio comunale…) – Predisporre, entro e non oltre 90 giorni dall’insediamento del nuovo liquidatore, procedure di evidenza pubblica ai sensi del D.lgs 163/2006 per tutte le forniture ed i servizi in atto, riducendo così la discrezionalità delle scelte; – Attivazione di una completa politica di riduzione e contenimento dei costi, senza prevedere alcuna spesa che non sia funzionale ai compiti istituzionali dell’Azienda, senza il pagamento di super esperti e consulenti e con una verifica trimestrale degli andamenti gestionali. 2) Dopo la revoca dell’ex liquidatore Tajana , a grande maggioranza e con un solo voto contrario, la scelta di nuovi metodi di gestione ed il nominativo del nuovo liquidatore è stata ampiamente concordata con il Sindaco della Città; pertanto, le nostre componenti politiche, se in qualcosa hanno peccato, è stato in un eccesso di coerenza e di lealtà. 3) E’ indispensabile, questo si, aprire una nuova fase politica, ma che sia soprattutto di programmazione e di concertazione; in assenza di ciò, la politica che immaginiamo non potrà mai essere in grado di fare il suo corso, le problematiche reali della Città non potranno essere risolte, e ogni giustificazione sarà insufficiente".
A.D.P.
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