Davvero belle, no? Conosciamole meglio.
TappoBag è un progetto di Stéphanie Lazzereschi, designer dal nickname “Smiler”, anima di “Let’s Eco Party”, un'organizzazione no profit con sede a Pontedera, in provincia di Pisa. Il ricavato della vendita delle borse serve a finanziare le attività dell'associazione, tra cui i corsi di riciclo creativo e quelli per organizzare matrimoni eco-sostenibili (quello di Stèphanie è finito sulla stampa nazionale) e la promozione di uno stile di vita cruelty free e delle adozioni di cani "dimenticati" ospiti dei rifugi della zona.
I tappi di bottiglia finiscono in gran parte nelle discariche, o peggio nei corsi d'acqua, sulle spiagge e negli oceani, uccidendo i tanti animali (uccelli, mammiferi, pesci, tartarughe marine) che in tutto il mondo li ingoiano inconsapevolmente. TappoBag si propone sia di sottolineare questo problema sia di proporre una soluzione: proprio quello che era l'obiettivo di Stèphanie quando nel 2012 era alla ricerca di un materiale di scarto che fosse pericoloso se disperso nell'ambiente e ancora nuovo al mondo fashion. Usando i tappi per la creazione delle borse, si riduce l'impatto sia dell'industria delle bevande che di quella della moda, i cui costi nascosti in termini di sfruttamento dell'ambiente sono elevatissimi.
Ogni anno TappoBag recupera circa 30.000 tappi di bottiglia, raccolti una volta a settimana da bar e ristoranti della provincia di Pisa, lavati, sterilizzati, colorati, forati in quattro punti ed infine uniti col fil di ferro agli altri tappi e poi applicati sulla borsa appena cucita. A seconda del modello ce ne vogliono da 20 a 230. Anche il 90% degli altri materiali usati è riciclato.Al momento non si può acquistare direttamente dal sito ma basta contattare l'associazione per e-mail o per telefono. Presto oltre allo shop saranno inaugurate le versioni del sito in altre tre lingue, tra cui l'italiano: per ora è solo in inglese perché fino a novembre TappoBag lavorava solo con l'estero. Da qualche mese si sta però facendo conoscere anche sul mercato italiano.
Intanto, all'estero sono arrivate tante soddisfazioni: ad esempio, a gennaio 2013 le borse hanno sfilato all’Ethical Fashion Show nell'ambito della settimana della moda di Berlino, evento da cui è nata una collaborazione con l’Open Design City, presso il Betahaus a Berlino. Un mese dopo sono state selezionate per il celebre (e vegan friendly) Camden Lock Market di Londra.
TappoBag non ha collezioni stagionali ma un catalogo di ben tredici modelli senza tempo, compresi due da uomo, portamonete, custodie per tablet ed edizioni limitate. Da donna, la tracolla Baby Beat Box, la borsa da spalla I Feel Love, così come la più grande Madame Hollywood, il modello più venduto, e le borse più capienti, Kore, dalla forma squadrata, ed Extravaganza, su cui i tappi disegnano un cuore. La produzione di tipo artigianale offre la possibilità di partecipare alla creazione della propria personalissima TappoBag: nella fase di design, deciso il modello, si può scegliere tra 20 tipi di tessuto e 30 modelli di tappi, i colori, il tipo di tracolla ed altri dettagli: quello che ne risulta è un accessorio assolutamente unico, che rispecchi il proprio gusto e la propria personalità, da godersi per anni.I prezzi variano dai 40 ai 200 euro a seconda dei modelli, e in particolare del tempo necessario a realizzarli: si va dalle sei ore per una pochette ai quattro giorni per le borse più grandi. Ogni borsa è fatta completamente a mano dai volontari e dagli artigiani che collaborano con l’associazione.
Registrandosi al sito si riceve un codice per avere il 10% di sconto sul primo ordine.
E per ogni borsa acquistata viene piantato un albero tramite l'organizzazione no profit Trees for the Future.
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