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TARANTO: I SENSI LIQUIDI | mostra di CLAUDIO MALACARNE

Creato il 14 ottobre 2014 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia

locandina malacarnex internetSABATO 8 NOVEMBRE 2014 alle ore 18.30

si inaugura la Personale intitolata “I SENSI LIQUIDI”

di CLAUDIO MALACARNE 

(l’artista presenzierà all’inaugurazione)

presso La Galleria d’Arte Moderna & Contemporanea

“LA SALETTA DELL’ARTE” 

in via Giovinazzi 67 (ang. via Anfiteatro) – Taranto

La mostra si terrà in galleria DA SABATO 8 A DOMENICA 23 NOVEMBRE  2014.

INFO: 333. 5439710 - [email protected]www.lasalettadellarte.itFb:La Saletta dell’Arte

ORARI APERTURA GALLERIA: 09.45-12.45 / 16.45-20.30 (tutti i giorni  tranne il Lunedì mattina)

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Claudio Malacarne nato a Mantova nell’estate del 1956, vive e lavora a Soave Mantovano. Fin dalle prime opere in lui il disegno si configura come un ambito d’azione e di riflessione privilegiato: vastissimo, autonomo e complementare al contempo alla pratica pittorica. È un laboratorio ininterrotto, un diario continuo in cui si assolve la necessità interiore, “l’urgenza esistenziale” di possedere la realtà attraverso l’immagine che la ricrea. Frequentando l’atelier del maestro Enrico Longfils si muove attraverso sperimentazioni di “mezzi diversi”, dalla matita, con cui soprattutto nello studio di animali insiste sulla plasticità dei soggetti, alla penna con inchiostro di china, prima a segni minuti e spezzati, poi a tratti più densi e continui, spesso sciolti in liquide acquarellature, preludio alla Natura morta con bottiglia, frutta e sveglia del 1970 in cui il disegno si dissolve nell’impulso pittorico. A partire dai dipinti a olio degli anni Ottanta s’intravede la lezione post-impressionista di Gauguin e di Van Gogh, di Bonnard e di Matisse, con una materia pittorica plein lumière, piuttosto che plein soleil. Le opere sul “Concerto jazz” del 2003-2008 grondano di umori esistenziali, come se il pittore lasciasse nelle serrate maglie di un’agguerrita sintassi simbolista i brani vivi, carnosi e sanguigni, della propria natura primordiale, inutilmente nascosta, perfino camuffata con ostinato pudore. Dopo aver scoperto il realismo spagnolo di Joaquín Sorolla, il suo occhio indagatore, il detective del colore dei Fauves, diventa nell’ultimo decennio, il puntuto, amaro artista dei “bagnanti” e dei “nuotatori” e dei suoi vellutati “universi liquidi”. La narrazione acquatica è una sfida, un linguaggio impegnativo che si avvicina allo straordinario dentro l’ordinario, all’empatia biologica, alle vertigini dell’inaspettato.

Da anni è presente in tutte le più importanti Fiere d’Arte in Italia ed Europa. Molteplici esposizioni in note Gallerie d’Arte, tra le più recenti: Acquario e Civica Stazione Idrobiologica a Milano, Galleria Civica di Palazzo Todeschini a Desenzano (Bs), Miller Gallery di Cincinnati negli USA, Union Bank Suisse a Lugano, Gallerie Spath Coburgoin Baviera, Villa Panphili a Roma, La Saletta dell’Arte a Taranto. Inviato al Premio Morlotti alla Permanente di Milano e alla Biennale dell’Incisione di Campobasso. Nel 2012 espone a Roma con una personale presso il Chiostro del Bramante, in  concomitanza della prestigiosa mostra di Joan  Mirò “Mirò! Poesia e Luce”.

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