Senti? Fuori piove.
Stringo tra le mani la tazza calda e poso i pensieri altrove, li lascio sopra un comò in un’altra stanza.
Il mio corpo si è fermato. È esploso in una vampata e poi è rimasto fermo…in panne, come un’ automobile che ha fatto troppi chilometri senza tagliando.
Credo che voglia dirmi qualcosa ed ha scelto un modo doloroso ma efficace.
Le medicine e gli anti nevralgici mi fanno dormire. Troppo.
Ma tanto fuori piove, fa freddo ed io non temo di perdere gocce preziose di una Primavera che ancora non è arrivata.
C’è tempo, prendo tempo. E’ un lusso. Dovrei sentirmi un principessa circondata dal lusso, dal tempo e….da una certa quantità di antibiotici.
Stringo forte la tazza calda e mi viene da ridere: ripenso alla dottoressa che ha elogiato i miei dolci esclamando. “Ma sono buonissimi!!! Dovresti fare la pasticcera!!”
Mappensa!!!!!
Nel corridoio ci sono diversi scatoloni: alcuni sono pieni altri da riempire. E le valigie?
C’è tempo, il mio corpo si è fermato.
Forse ha paura.
O forse teme che io ne abbia e vuole aspettare che sia del tutto serena.
Ma non ho più voglia di chiedermi se sono pronta o no, mi lascio andare. Ho la consapevolezza di aver fatto tutto quello che dovevo fare, che potevo fare. Con calma e pazienza ho montato il mio dolce e così sarà della mia vita.
O almeno questo è quello che mi dico, quello che vorrei credere.
Ho il sospetto che il mio corpo la pensi diversamente, perché si ostina ad aver paura?
Prima di collassare ho foderato gli stampi con la frolla di lenticchia e li ho cotti in bianco.
Quando si sono raffreddati li ho pennellati con del cioccolato fondente 72%. Abbondante.
Avevo scelto il 60% ma ho cambiato idea perché voglio un contrasto forte.
Il guscio croccante con il cioccolato acquista un croc in più, a me piace la vita che crocca un po’.
Mi porto le fruste e qualche stampo ma la planetaria? Non posso portarmi la planetaria….dovrò tornare ad un pasticceria più semplice , più ruvida.
Magari poi me la vengo a prendere….pure la planetaria.
Ripensandoci senza la planetaria non posso vivere!
Bianco, bianchissimo, puro come …come……puro come l’incanto di un bambino che guarda un palloncino che vola il mio bianco e puro biancomangiare. Il latte di mandorle l’ho fatto addensare con la colla di pesce e, a temperatura ambiente, ho amalgamato la panna semi-montata. Ecco il mio finto bavarese. Sa di mandorle e soprattutto è bianco….bianco……bianco come Amore puro.
Piove ma nessuno potrà impedire alla Primavera di arrivare.
Potrei prendere il primo vento di Primavera e partire con quello, volare sopra i tetti con tutti i miei scatoloni e le mie valigie, sorvolare le colline ed i campi in risveglio come su un tappeto volante.
Magari metto le scarpette rosse.
Ho riempito gli stampi di frolla con il bavarese e ho fatti solidificare la crema finto-bavarese in frigorifero.
Poi tra cioccolato o Rosella (la gelatina di nero d’Avola e arance) cosa scegliere?
Metterli entrambi? Sembrano chiamarsi a vicenda, si lanciano saluti si scambiano segreti: il cioccolato con la gelatina si esalta ed entrambi sprofondati nel cuscino di mandorle e panna si sentono in paradiso.
Ah…dovrei proprio fare la pasticcera!!!!!
Deve essere stata questa l’ultima cosa che ho pensato prima che gli antibiotici e la pausa dal dolore mi facessero piombare, di nuovo, in un sonno profondo.
Dosi ed ingredienti….riepilogo
Per circa otto monoporzioni
Frolla di lenticchia (anche qui)
150g di farina 00
50g di farina di lenticchia
100g di burro
100g di zucchero semolato
1 uovo grande
1 tappo di rum
Sabbiare farina e burro, unire lo zucchero ed impastare con uovo e rum, come una normale frolla.
Bianco-bavarese (qui)
½ lt. di latte
100g di pasta di mandorle
10g di gelatina
250g di panna
Scaldare il latte e sciogliervi il panetto di pasta di mandorle. Filtrare. Reidratare la gelatina in acqua fredda, portare il latte a bollore e sciogliervi al gelatina. Far freddare e raggiunta la temperatura ambiente amalgamare al composto la panna semi montata.
Inoltre:
50g di cioccolato fondente al 72% per ricoprire i gusci
Più …q.b per la decorazione
100g di gelatina Rossella
(per acquistarla vedi il sito “le Golosizie di Miranda” o contattami al mio indirizzo mail)
Preparazione: cuocere i gusci di frolla in bianco avendo cura di far aderire bene la pasta ai bordi e refrigerare il dolce prima di metterlo nel forno. Infornare a 200° per circa 20/20 minuti.
Per avere una forma perfetta bucherellare il fondo, posare della carta da forno sulla pasta ed adagiarvi sopra uno stampo identico. A metà cottura o comunque quando la pasta ai bordi si è in parte solidificata togliere lo stampo e la carta e finire la cottura.
Cotti i gusci lasciarli freddare e poi pennellarli con il cioccolato fuso. Non aggiungere né burro né panna al cioccolato in modo che torni duro e croccante: è un rivestimento non una ganasche.
Preparare il finto-bavarese come sopra, versarlo negli stampi e farlo rapprendere in frigorifero.
Servirlo con della gelatina fusa e cioccolato; per creare un piacevole contrasto di sapori scegliere una gelatina frizzante ed agrumata da abbinare con cioccolato amaro.