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Tasi: altra stangata? A dirlo saranno i Comuni

Creato il 31 maggio 2014 da Nicola933

Le amministrazioni comunali decideranno se le nuove tasse sulla casa saranno una nuova stangata, che porterà il prelievo al livello del 2012. Il superamento dell’Imu con l’arrivo della Tasi rappresenterà,per la prima casa, un maggior costo che oscillerà tra il 13 e il 60% in più rispetto al 2013, a seconda se sarà scelta l’aliquota base dell’1 per mille o quella massima del 2,5 per mille.

La Banca d’Italia, dopo aver diffuso i “volumi” interviene per risolvere i dubbi e placare gli animi, “l’anno 2013, preso a riferimento, è un anno con valori base molto contenuti, vista la sostanziale cancellazione dell’Imu.” Questa la spiegazione della Banca di Italia dinanzi le eventuali cifre “stratosferiche”.

“Non è assolutamente così”, viene in appoggio il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, che spiega che bisogna riferirsi al 2012, l’anno in cui l’Imu, veniva regolarmente e costantemente applicata sulle prime case.

Ma volendo fare una piccola analisi basata su dati concreta si scopre che è molto probabile riavere le stesse percentuale presentatesi nel 2012, e sembra ancor più probabile che queste percentuali possano aumentare. Moltissimi comuni hanno scelto il 2,5 per mille e sono tantissimi anche i capoluoghi di regione, che hanno deciso di aumentare ulteriormente di uno 0,8 arrivando al 3,3 per mille; in cambio introdurranno detrazioni e sgravi. Questo fa lievitare le cifre. Da questa prospettiva la Tasi sembra una stangata in arrivo!

I comuni che hanno scelto l’aliquota del 2,5 sono: Torino, Bologna, Ancona, Genova, Napoli che però hanno introdotto cospicue detrazioni. Al momento, Roma e Milano, per le quali i pagamenti slitteranno ad ottobre, riconfermano la scelta dell’aliquota massima ”simplex”, del 2,5 per mille.


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