Manca poco più di un mese al 16 ottobre, la data entro cui dovrà essere versato l’acconto della TASI 2014 in tutti i Comuni che non hanno deliberato le aliquote nella scorsa primavera: ma la febbre negli uffici comunali è già alta dal momento che le suddette deliberazioni con aliquote e detrazioni in merito al nuovo tributo sui servizi indivisibili dovranno essere approvate entro il 10 settembre (mercoledì prossimo) e pubblicate sul sito delle Finanze entro il 18 settembre.
La Circolare delle Finanze: campanella per le Amministrazioni comunali
Lo ha rammentato il dipartimento delle Finanze con la circolare n. 28926 diffusa questa settimana. La circolare esordisce nel seguente modo: “Si rammenta che, ai sensi del settimo periodo del citato comma 688 dell’art. 1 della legge n. 147 del 2013, l’inserimento degli atti nel Portale costituisce l’unica modalità di trasmissione delle deliberazioni di approvazione delle aliquote e dei regolamenti concernenti la TASI. Non saranno, pertanto, presi in considerazione atti trasmessi con modalità diverse, quali, ad esempio, posta tradizionale, fax o posta elettronica anche certificata”.
La circolare, evidentemente inviata alle amministrazioni per dare una metaforica sveglia a queste ultime, prosegue elencando gli atti soggetti a pubblicazione e descrivendo la natura della pubblicazione e gli effetti del mancato invio degli atti stessi: con la sottolineatura fondamentale che in caso di mancata approvazione delle delibere nei tempi stabiliti verrà applicata l’aliquota standard dell’1 per mille da pagare in un’unica soluzione il 16 dicembre (con evidente disagio delle amministrazioni).
TASI 2014: si paga in alcune grandi città
La doppia scadenza del 10 settembre per le Amministrazioni (approvazione delle delibere) e 16 ottobre per i cittadini (versamento del’acconto tributo) assume ingente rilievo dal momento che interessa alcuni tra i Comuni più grandi e popolosi d’Italia, tra cui Roma, Milano, Firenze, Padova, Salerno, Como e Bari. Pertanto un ampio numero di cittadini sarà interessato da questo secondo round della TASI 2014.
Nel frattempo non mancano le polemiche: Confedilizia ha lanciato negli scorsi giorni l’allarme sui costi che attendono i contribuenti mentre da più direzioni giungono malumori in riferimento alla scarsa omogeneità del tributo sulla casa nei diversi territori italiani.