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Tasi: prepariamoci ad un'altra bastonata!

Creato il 04 marzo 2014 da Freeskipper
Tasi: prepariamoci ad un'altra bastonata!Si può parlare di tutto e di più, si può essere renziani o alfaniani, di destra o di sinistra, ma la lingua batte sempre dove il dente duole: sulle tasse! Se poi a metterle sul groppone dei cittadini sono i sindaci o i politici di Roma, fa poca differenza, la sostanza, infatti, non cambia: presto bisognerà rimettere mano al portafoglio! A dirci quanto dovremmo pagare per la Tasi - il nuovo tributo sui servizi indivisibili, quelli offerti dai comuni alla generalità dei cittadini e che riguardano l'illuminazione pubblica, la manutenzione di strade, verde pubblico e vari servizi per la sicurezza - saranno i sindaci ai quali il governo ha dato delega di aumentare l'aliquota massima, per ciascuna tipologia di immobile, fino ad un massimo dello 0,8 per mille complessivo! Palazzo Chigi ha spiegato che "l'incremento può essere deliberato dai comuni a condizione che il gettito relativo sia destinato a finanziare detrazioni o altre misure relative all'abitazione principale in modo tale che gli effetti sul carico dell'imposta tasi siano equivalenti a quelli dell'Imu prima casa". Insomma, anche i giovani politici con la Tasi danno un’altra bastonata ai cittadini, preferendo ancora una volta la via più semplice: aumentare il carico fiscale piuttosto che incidere sui costi! In base al decreto legge sugli enti locali, il carico fiscale sulla prima casa resta sostanzialmente lo stesso nel passaggio dall'Imu alla Tasi. Su 19,7 milioni di abitazioni principali, quindi, nel 2014 non si pagherà più l'Imu, ma la Tasi. Prima casa: dal momento che i sindaci potranno aumentare l'aliquota massima della Tasi fino a un massimo dello 0,8 per mille, l'aliquota sulla prima casa potrà salire dal 2,5 al 3,3 per mille (il limite iniziale era il 2,5 per mille). Mentre il prelievo sulle altre abitazioni, come somma di Imu e Tasi, potrà salire dal 10,6 all'11,4 per mille. Abitazioni di lusso: le case accatastate nelle categorie di pregio (A/1, dimore signorili; A/8, ville e A/9, castelli) pagheranno l'Imu sulla prima casa - con un'aliquota massima del 6 per mille e con la sola detrazione di 200 euro, senza i 50 euro extra per ogni figlio - e la Tasi - con aliquota massima del 3,3 per mille. Il totale di Imu e Tasi non potrà superare il 6,8 per mille. Seconde case e altri fabbricati: sulle seconde case e su tutti gli altri fabbricati si pagheranno sia l'Imu che la Tasi e si potrà arrivare all'11,4 per mille complessivo. Immobili in affitto: in questo caso si pagherà sia l'Imu che la Tasi con il limite massimo dell'11,4 per mille. L’Iimu verrà pagata interamente dal proprietario; la Tasi verrà pagata dall'inquilino per una quota compresa tra il 10 e il 30%, a scelta del comune. Nel caso degli immobili in leasing, la Tasi sarà tutta a carico del locatario. Calcolo Tasi: per calcolare la nuova tassa sui servizi indivisibili, che ha la stessa base imponibile dell'imposta municipale, si dovrà partire dalla rendita catastale, rivalutarla del 5% e moltiplicare il risultato per il coefficiente che varia in base al tipo di immobile (160 per le abitazioni). Su questo valore catastale dovrà essere applicata l'aliquota comunale, con le eventuali detrazioni, sempre su base locale. Come e quando pagare: per pagare la Tasi si potrà utilizzare il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale. Il comune stabilirà i termini di pagamento, prevedendo di norma almeno due rate semestrali. In ogni caso, secondo quanto previsto dalla legge, sarà possibile pagare tutta l'imposta entro il 16 giugno.

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