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Tatuaggi: aforismi moderni?

Creato il 25 febbraio 2011 da Lollo
"AD OGNI VOSTRA DOMANDA, UNA MIA PEZZENTE RISPOSTA"
Caro Lollo, era da un pochino che volevo chiederti cosa ne pensi dei tatuaggi. Ti piacciono? Ne hai qualcuno? Illuminaci tu che sei capace di rischiararci le giornate e darci consigli validi.Martina.Tenera Martina, in realtà io non illumino nessuno, a quello ci pensa Leopardi. Mi fa piacere sapere che apprezzate questa rubrichetta (ricordatevi la “e” aperta alla milanese) e che chiedete a me al posto del pescivendolo sotto casa. Non ci sono nemmeno più i macellai di una volta, quelli che accoltellavano quarti di bue mentre canticchiavano qualcosa di romantico. Ora sono loro i veri intenditori di moda, con una fiorentina posso farti una clutch con cui potrai fare un figurone ad una delle 52 settimane della moda a Milano. Cosa penso dei tatuaggi? Ci ho pensato e visto che una fedele Carlotta voleva sapere cosa pensassi di Belen e Canalis ne approfitto per rispondere ad entrambe. Belen, indubbiamente, perché l’ho trovata di una bellezza imbarazzante, semplice, umile, non montata e sempre sorridente. La Canalis è meravigliosa ma mi infastidivano i suoi tatuaggi. Puoi indossare un vestito che è la quinta essenza dell’eleganza e che proviene dall’atelier di uno stilista che ci ha messo anima e corpo ( più che lui personalmente il suo entourage di sarte) e sei bellissima però dieci anni prima ti sei tatuata sul braccio un tribale tamarrissimo e qualche scritta vicino al polso. Bocciata. Declassata. Marchiata a fuoco più di quanto lo sia già. Non mi piacciono personalmente, li trovo antiestetici. Come l’ultima Miss Italia, quando l’ho vista in gara ho detto “Se fossi nella giuria non la voterei nemmeno per qualche mazzetta”, poi ha vinto. Non mi sono stupito perché in giuria c’era la Rusic, grande eletta della raffinatezza italiana, lei che ha fatto proprie le regole sociali del Galateo. Un’erede di Giovanni Della Casa. E’ un peccato vedere delle bellissime ragazze con un fisico statuario che hanno dragoni alati, fatine dalle pose ammiccanti o peggio ancora polipi e serpenti lungo tutto il corpo. Si rovinano, sono volgari e se un giorno indosseranno l’abito bianco se ne renderanno conto. Piccoli e in punti in cui non sono facilmente riconoscibili, questo è il trucco se proprio bisogna averne uno. Vi sembrerò antiquato e in parte avete ragione però questa è la mia personale opinione. La penso così da quando ho cominciato a lavorare in piscina e mi sono reso conto quanto la gente sia sciocca a dipingersi il corpo senza pensarci troppo. Vanno di moda tribali alla Costantino? Giù una miriadi di punte e forme senza senso, poi le lettere gotiche? Giù una serie di ghirigori che gli amanuensi usavano per trascrivere i testi sacri, mica per farsi incidere le iniziali della madre e del padre. Punti del corpo a caso, i maschi per sottolineare i pettorali in via di sviluppo, le donne (quelle di classe che hanno la foto di Grace Kelly in camera) lo fanno sopra al fondoschiena per la serie “Non guardare qui ma scopri il mio cervello”. Ne ho visti di tutti i colori e se quando andrete al mare ci fate caso mi penserete intensamente. Ovviamente è una questione soggettiva, ho visto dei tatuaggi di persone che conosco molto carini e non volgari, quasi graziosi, ma non credo che me ne potrò mai fare uno, sono fifone e non so se voglio mettere nero su pelle umana qualcosa di cui magari potrò pentirmi in un futuro. Non li condanno e non condanno chi ha il coraggio di farsene, sostengo però che se sono troppo visibili all’occhio stancano e sviliscono la figura, stonano con un bell’abito o con una bella scarpa. Vi lascio con un quesito, nel Film “Espiazione” Keira Kneightley indossa quell’abito verde smeraldo si Chanel che è stato premiato come miglior vestito nella storia del cinema, avrebbe avuto lo stesso splendido effetto se lei avesse avuto un drago cinese tatuato sulla schiena?

Tatuaggi: aforismi moderni?

La bellezza di un abito semplice.


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