L’inizio dello scavo per i tunnel e stazione/centro commerciale sotteranei per il passaggio TAV di Firenze è rinviato al nuovo anno (2012), i problemi non sono risolti.
Italia Nostra e il Comitato contro il sottoattraversamento AV di Firenze scrivono a Ministero e Regione per chiedere che in questo tempo sia fatta la Valutazione di Impatto Ambientale.
E’ dal 2008 che gli appaltatori TAV si stanno chiedendo come smaltire le terre di scavo inquinate dagli agenti chimici per “lubrificare” le talpe scavatrici… dal 2008 ? Eh si, e leggiamo dalla rete che ….. “Stiamo progettando di riempire le ex cave di lignite di Santa Barbara (nel comune di Cavriglia) con il terreno di risulta estratto dallo scavo del tunnel della ferrovia AV che sottoattraverserà per sette chilometri la città di Firenze -ha affermato Conti- Ma i tempi stretti di spostamento imposti dai vincoli di legge rendono molto difficile muovere questa enorme massa di smarino senza correre il rischio di far dichiarare il materiale come rifiuto pericoloso, rendendolo inutilizzabile a Cavriglia”.
Dall’articolo on line si capisce che l’invito di cui sopra “era teso a ridimensionare i vincoli di legge, per evitare che chi gestisce il progetto TAV incorra in sanzioni di legge.”
Non è stata trovata la discarica giusta ? Le ex cave di lignite del Valdarno (per la precisione Santa Barbara nel comune di Cavriglia) non sono idonee per le terre di scavo ?
Certo le dichiarazioni erano di eseguire veloci lavori “ALLA LUCE DEL SOLE” , ma la disinformazione continua sovrana nonostante le promesse
TESTO LETTERA
Al Ministro delle Infrastrutture
Al Ministro dell’Ambiente
Al Presidente della Regione Toscana
Al Presidente della Provincia di Firenze
Al Sindaco di Firenze
al Presidente dell’Osservatorio Ambientale Firenze
a RFI
Firenze, 28 maggio 2011
Questi Comitati hanno chiesto da sempre che il progetto di “sottoattraversamento TAV di Firenze” fosse abbandonato per scegliere opzioni diverse, meno impattanti, meno costose e soprattutto utili. Se le risorse impiegate finora per allestire i cantieri fossero state utilizzate per altre opere ferroviarie, molti problemi di mobilità dell’area metropolitana fiorentina sarebbero stati risolti.
Negli anni sono state evidenziate anche le molte criticità del progetto, sia da un punto vista sostanziale, sia da un punto di vista normativo (manca la VIA sulla stazione Foster).
Le critiche sono state sempre ignorate ripetendo che non si poteva perdere tempo e che si doveva procedere “presto e bene”.
In questi giorni stiamo constatando che, nei cantieri in approntamento, le attività hanno rallentato e, a Campo di Marte, i lavori sono praticamente fermi. Dalle dichiarazioni fatte da funzionari di RFI parrebbe che i lavori di scavo delle gallerie non inizieranno prima del nuovo anno.
Ci piacerebbe davvero che ci fossero spiegati i motivi di questo rallentamento, vista la fretta che, nei mesi scorsi, ha giustificato il rifiuto di ogni approfondimento sulle carenze progettuali. In nome dello slogan ripetuto ogni volta che si parla di TAV a Firenze, cioè che questi sarebbero stati “cantieri di cristallo”, aspettiamo fiduciosi una risposta.
Con questa lettera vorremmo ricordare come ci siano gravi carenze nel progetto per lo smaltimento delle terre di scavo delle gallerie: è previsto, per il primo lotto di terre, di effettuare un risanamento ambientale nel comune di Cavriglia. Secondo questo comitato, confortato dal parere di esperti che in questo senso si sono pronunciati nel convegno promosso dall’Ordine dei Geologi il 13 scorso a Firenze, le terre provenienti da scavo con TBM sono rifiuti speciali e devono essere conferiti in discarica.
Sarebbe oltremodo opportuno, sempre in nome dei famosi “cantieri di cristallo”, chiarire pubblicamente come si pensa di sanare questa grave contraddizione nel progetto.
Viste le dichiarazioni rilasciate da alcuni funzionari dalle quali risulta che la fresa per lo scavo delle gallerie non arriverà a Firenze prima del 2012 e che quindi i lavori languiranno nei cantieri almeno fino a quella data, chiediamo che in questi mesi venga sanata la grave carenza normativa relative a questa opera, che venga cioè fatta una seria “Valutazione di Impatto Ambientale” per la stazione Foster, che affronti realmente tutti i problemi non risolti del progetto e che valuti, come prescrive la legge, ipotesi progettuali alternative.
Finora si è rifiutato ogni dialogo in nome della fretta e del fare “presto e bene”; adesso che si hanno a disposizione molti mesi, non possiamo accettare un silenzio o un diniego; ne andrebbe della credibilità di tutte codeste istituzioni.
Porgiamo distinti saluti confermando ancora la nostra disponibilità ad ogni confronto e collaborazione.
Italia Nostra Firenze
Comitato Contro il Sottoattraversamento AV di Firenze
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