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Tè verde giapponese: Kukicha

Da Fiveoclock

Lo ammetto, all’inizio non apprezzavo molto i tè giapponesi ma è stato proprio questo tè, il Kukicha, a farmi cambiare subito idea. Dopo il primo assaggio mi sono avvicinata gradualmente (merito anche di Expo e del padiglione giapponese) a un mondo e a un Paese di cui ora ora vorrei conoscere e assaggiare qualsiasi cosa.

Il nostro è stato un amore iniziato ancora prima dell’assaggio. Mi è bastato annusare queste foglie per restare affascinata da queste note che mi ricordano tantissimo la nocciola e la piccola pasticceria.

Anche voi ora siete incuriositi da questo prodotto speciale? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere…

Le proprietà del Kukicha sono molto apprezzate nella cucina macrobiotica

Kukicha: proprietà

Forse qualcuno ha già sentito parlare di questo è perché è vivamente consigliato nella cucina macrobiotica. Del resto, spesso ha come base il Bancha, bevanda per eccellenza di questa disciplina. Su Il libro dei rimedi macrobiotici a cura di M. V. Cauwenberghe ho letto che il Kukicha è ricco di proprietà: è un alcalinizzante, favorisce la digestione e il riposo ed un toccasana in caso di gastrite e nausea. Dà vigore a chi si sente stanco e sembra essere particolarmente indicato per chi soffre di infiammazioni ai reni o alla vescica e per chi ha problemi di disturbi cardiaci.

Sembra che sia ricco di sali minerali (calcio, zinco, rame, selenio, fluoro, manganese e zinco) e vitamine A, C e del complesso B (la presenza di vitamina C e del gruppo B è condivisa dagli altri tè verdi giapponesi come rivela lo studio L. Oguni e Y. Hara: Green tea has many medical activities for preventing disease such as cancer, cario-vascular diseases and diabetes, pubblicato da The Chunichi-shinbun, Nagoya, Giappone).

Come abbiamo già detto, è contiene un livello di teina molto basso è quindi è adatto a qualsiasi momento della giornata oltre che ai bambini.

Alto è invece il contenuto di L-theanine, un aminoacido che garantisce dolcezza al tè e che induce rilassamento al corpo. Grazie alla fotosintesi L-theanine si trasforma in catechine, gli antiossiadanti del tè. A questo proposito il Kukicha con base Gyokuro è il più pregiato ma forse anche il più interessante perché ha una buona combinazione di L-theanine e catechine visto che è uno dei cosiddetti tè dell’ombra, quei tè che vengono coperti con dei teli circa tre settimane prima del raccolto. Ne parleremo ma ora torniamo al Kukicha…

Che cosa è il Kukicha?

Il Kukicha è un tè formato in gran parte da rametti (in giapponese Kukicha si traduce proprio in tè in rametti) e steli. Potremmo definirlo un prodotto di scarto: è ciò che rimane dalla selezione che avviene (oggi attraverso delle macchine) dopo la raccolta del tè.

Ne esistono di varie qualità a seconda del tipo di raccolto e dalla provenienza. Il Kukicha può essere infatti uno “scarto” di un tè Bancha oppure dei più pregiati Sencha o Gyokuro (in questo caso a Kyoto prende il nome di karigane). La qualità dipende anche dal tipo di raccolto. Solitamente in Giappone la prima, quella primaverile, è la migliore.

Il Kagaboucha è un Kukicha tostato proveniente dalla prefettura di Ishikawa. È un prodotto dal colore più marroncino, più simile all’Houjicha. In questo caso presenta un contenuto di teina quasi inesistente.

Come si prepara

Quantità: 3 g per tazza (circa 200 ml di acqua)
Temperatura: acqua a 80° C
Tempo di infusione: 2-3 minuti

Se preferite l’infusione orientale aumentata la quantità di foglie (circa 6 g) e riducete il tempo di infusione (1 minuto).

Il tè verde Kukicha è consigliato nella macrobiotica

Abbinamenti

Provate il Kukicha in abbinamento a piatti di verdure, di riso o di formaggi. Ho letto che si presta anche bene a essere utilizzato come ingrediente di cocktail ma secondo me può diventare anche qualcosa di più… sto studiando a questo proposito qualche ricetta a tema per voi quindi continuate a seguirci :-)

Dove si compra il Kukicha?

Il Kukicha si trova facilmente nei negozi di tè italiani e sui loro shop online. Lo trovate anche di coltivazione biologica.

Fonte: Myjapanesegreentea.com; Artedelricevere.com; Livestrong.com; Tea Sommelier di Gabriella Lombardi e Fabio Petroni; Il libro dei rimedi macrobiotici a cura di M. V. Cauwenberghe.

Foto: ©Five O clock


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