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Teaser Tuesday #28 - Ti aspettavo di J.Lynn

Creato il 22 aprile 2014 da Cristina
Nuovo appuntamento con la rubrica Teaser Tuesday del martedì ideata dal  blog Should be Reading! Lo scopo è quello di riportare uno spezzone del libro che abbiamo attualmente in lettura. Per prendermi una pausa da tutte le letture impegnative che ho fatto e che sto continuando a tirare avanti ho deciso di scegliere un libro da poter leggere in tranquillità. "Ti aspettavo" è stato accolto in maniera molto positiva dal pubblico di lettori italiano, tanto da aver avuto più ristampe in un brevissimo lasso di tempo. Ero molto combattuta sul leggerlo o meno ma alla fine ho deciso di dargli una possibilità. Il nome dell'autrice J.Lynn altro non è che lo pseudonimo di Jennifer L.Armentrout, autrice famosissima grazie anche alla serie Lux. L'inizio è stato abbastanza prevedibile...speriamo bene! E voi? L'avete letto? Cosa state leggendo?Teaser Tuesday #28 - Ti aspettavo di J.Lynn
  1. Prendi il libro che stai leggendo
  2. Apri ad una pagina a caso
  3. Condividi qualche riga di testo della pagina
  4. Attenzione a non fare spoiler!
  5. Riporta il titolo e l'autore del libro
Teaser Tuesday #28 - Ti aspettavo di J.Lynn
Mi accovacciai a raccogliere le penne, facendo scivolare i capelli in avanti per nascondere il viso. «Non sei tenuto ad aiutarmi.»
«Nessun problema.» Raccolse un foglio di carta e poi alzò lo sguardo su di me. «Astronomia, corso base? Ci sto andando anch’io.»
Fantastico. Per l’intero semestre avrei rivisto in aula il ragazzo che avevo quasi ucciso in corridoio. «Adesso sei in ritardo anche tu. Mi spiace, sul serio.»
Lui finì d’infilare la mia roba nella borsa, si rialzò e me la porse. «Non fa niente.» Quell’accenno di sorriso si allargò ma rimase obliquo, creando una fossetta sulla guancia sinistra. «Sono abituato alle ragazze che si gettano tra le mie braccia.»
Battei le palpebre, credendo di aver capito male: perché di sicuro quel bellimbusto con gli occhi azzurri non poteva aver detto una cosa così stupida.
E invece sì, e non aveva finito: «Ma nessuna mi aveva mai aggredito alle spalle. Non è male, devo dire».
Le guance mi s’infiammarono, ma ritrovai la lucidità. «Non volevo aggredirti alle spalle né gettarmi tra le tue braccia.»
«Ah, no?» Il ghigno non accennava a scomparire. «Be’, è un peccato. Altrimenti sarebbe stato il miglior primo giorno di lezione della storia.»

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