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Teaser Tuesday #32

Creato il 15 aprile 2014 da Valeria Polverino @missvalesbooks
Teaser Tuesday #32
Buongiorno Booklovers!Nuovo appuntamento con la rubrica Teaser Tuesday, che vi ricordo è stata ideata dalla blogger canadese MizB autrice del seguitissimo Should be reading.Contrariamente a quanto preannunciato settimana scorsa, in questi giorni mi sta facendo compagnia  il romance Cercando di te la cui autrice, Sabina Di Gangi, gentilmente mi ha omaggiato con una copia. Ecco a voi l'estratto!
Teaser Tuesday #32


Entrambe, nelle loro fantasie, davano vita ad un Philip più maturo, di ormai trent’anni compiuti. Nicole lo immaginava all’apice della sua vita, quella via di mezzo, quel preciso punto di incontro tra la giovinezza e la maturità che lo rendeva ancora più affascinante di quanto già non fosse. Lo immaginava appena stempiato magari, chissà, con qualche capello bianco che cominciava a farsi vedere. Lo immaginava con un corpo scolpito, con quell’aria fiera che lo contraddistingueva sin da ragazzo. La madre, invece, lo vedeva come lo ricordava, né qualcosa in più, né qualcosa in meno. Era il suo piccolo Philip. E, anche se attraverso le telefonate la voce era più che maturata, per lei, in suo figlio non c’era nulla di diverso. Era sempre allegro, cocciuto, intelligente e un pizzico introverso.Ed aveva proprio ragione la signora Freeman. Philip era sempre rimasto quello di allora, fatta eccezione del suo cuore. Il tormento negli anni lo aveva reso ancora più sensibile e profondo di quanto entrambe avessero potuto immaginare.Durante quel lungo esilio Philip si era visto maturare lasciando al passato la crudeltà degli adolescenti, i sorrisi delle fanciulle innamorate, le attenzioni di una mamma fin troppo premurosa. Aveva lasciato a Glastonbury un Philip che ormai non conosceva più se non nel corpo. Un corpo piacente, un viso segnato da esperienze di vita trascorsa a viaggiare, a lavorare seppur solo con la mente per gestire il patrimonio di famiglia. Dieci anni volati nel cercare il più possibile di godersi la vita. Anche se la sua vita era dannatamente incompleta senza Nicole. Lei era una droga della quale non poteva fare a meno. Doveva assumerla regolarmente traendone assuefazione. E ogni donna incontrata e avuta era la lama di una spada che penetrava il suo cuore. Era come un fuoco che avvampava sempre di più bruciandolo vivo. Era poter ricordare lei. Non potendola avere desiderava immaginarla nel corpo delle altre e farle sue.Se solo avesse saputo che a Glastonbury, nella sua casa, a pochi centimetri da sua madre, c’era lei. Se avesse anche solo immaginato Nicole fra le stesse stanze che aveva abitato lui fino a qualche anno prima, specchiarsi nello stesso suo specchio, suonare lì dove anche le sue dita avevano sfiorato i tasti, sonnecchiare nella stessa amaca che aveva accolto il suo corpo ancora acerbo. Se solo avesse potuto vederla cenare al suo stesso tavolo, dormire sotto lo stesso tetto quando la signora Freeman stava poco bene, osservarla fare il bagno nella stessa sua piscina, lì dove lui si immergeva totalmente per sognarla e sentirla accanto. Se…Ma lui non immaginava minimamente come stessero le cose e la madre mai gli aveva raccontato della presenza di Nicole in casa. D’altronde Philip aveva sempre desiderato gli zii vicino alla madre, per accudirla, starle accanto nei momenti di sofferenza, e farle compagnia durante le lunghe giornate estive e quelle fredde e cupe invernali. Così lei gli aveva sempre fatto credere che quella voce femminile che di tanto in tanto sentiva apparteneva alla zia. Nicole sorrideva ogni volta che quella ingenua frottola veniva raccontata al figlio e la signora Freeman ricambiava ilarità strizzandole l’occhio in segno di intesa.Se avesse saputo la verità, chissà, forse sarebbe tornato in un batter d’occhio, anche a piedi e balzando da una nuvola all’altra. Avrebbe scalato le montagne e attraversato l’oceano per Nicole. Lui, invece, pensava fosse felicemente accasata, magari con una sfilza di figli attorno.Nicole, a Glastonbury, aveva solo una sfilza di ammiratori che la corteggiavano senza che potessero concludere nulla. Ammaliava i suoi corteggiatori col solo respiro. Il viso pienamente soddisfatto della sua serena esistenza. Una bellezza impareggiabile. Un corpo magro e tonico grazie alle lunghe passeggiate nelle campagne che circondavano Freeman’s House, i capelli lunghi, morbidi, sani come la vita che conduceva, gli occhi grandi e felici. E le labbra attendevano, ormai da dieci anni, di poter sorridere a Philip così come aveva fatto Ginevra al suo Artù in quell’indimenticabile giorno della rievocazione.


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