Buondì miei cari lettori! Ho imperdonabilmente saltato più volte questa rubrica nell'ultimo periodo, cosa che non era mai successa. Ma torno oggi con un Teaser incredibilmente fantastico di un romanzo appartenente all'autrice esordiente
Valentina Bellettini, che ringrazio. La rubrica ha lo scopo di riportarvi lo spezzone di un libro attualmente in lettura ed è stata ideata dal blog
Should be Reading, il romanzo protagonista di oggi è
"Eleinda - una leggenda dal futuro". Dateci un'occhiata perché ne vale veramente la pena!
- Prendi il libro che stai leggendo
- Apri ad una pagina a caso
- Condividi qualche riga di testo della pagina
- Attenzione a non fare spoiler!
- Riporta il titolo e l'autore del libro
Eleonora udiva le proprie risate, poi si sdraiava sulla terra ghiacciata, su quell'impronta appena stampata, e il suo corpo disteso rientrava completamente nella forma della zampa del drago. "Sono parte di te", pensava, e mentre sognava di tenere quella creatura tutta per sé, lui volò via, quasi a insegnarle qualcosa, in un distacco che la fece sentire improvvisamente sola.Solitudine. Fosse anche solo per un attimo, senza di lui tutto ciò che la circondava -- il resto -- diventava superfluo. Con lui si sentiva come in una casa, che sebbene sconosciuta, era capace di creare sensazioni da considerarla come tale; poteva girovagare con disinvoltura, ma se lui se ne andava, diventava notte fuori e dentro; era come se si spegnessero bruscamente le luci. Silenzio. Nulla. Poi Indaco tornava, e con lui, la sicurezza.Era con lui che la neve era bianca, era con lui che il terreno era soffice. Era con lui che fuori era freddo, eppure dentro, nella parte sinistra del petto, era più caldo delle giornate estive.E cos'erano quelle risate?Forse perché udiva solamente la propria voce, comunque le sembrava di non essersi mai lasciata andare a delle note così acute. Erano davvero possibili? Erano davvero le sue?Per risposta, rise ancora,Ridere per ogni sciocchezza. Così, senza un perché.O forse c'era un motivo; era solamente difficile da definire.Era un gioco che sapeva di corteggiamento.Semplicemente, amore.Un amore surreale, incomprensibile e paradossale, ma in fondo, non sono proprio questi gli aggettivi che appartengono a questo sentimento?Una ragazza e un drago.Occhi verdi e occhi blu.Corpo bianco e freddo, corpo indaco e caldo.Due, ma una cosa sola.
Ho adorato questo spezzone e dovevo assolutamente condividerlo con voi. Non vi suona tutto fantastico e incredibilmente poetico? Cosa ne pensate? Qualcuno di voi conosceva il romanzo? Siete amanti dei draghi? Fatemi sapere!