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La padroncina di Edward era una bambina bruna sui dieci anni: si chiamava Abilene Tulane e apprezzava Edward quasi quanto Edward apprezzava se stesso.Ogni mattina, dopo essersi preparata per andare a scuola, Abilene vestiva Edward.Il coniglio di porcellana possedeva un guardaroba straordinario: completi di seta fatti a mano, scarpe su misura del cuoio più fine disegnate appositamente per i coniglieschi piedi e un'ampia scelta di cappelli, completi di buchi dove infilare le lunghe orecchie espressive. E in tutti quei pantaloni eleganti c'era un taschino per l'orologio d'oro di Edward. Un orologio che Abilene caricava ogni mattina. «Guarda, Edward», gli diceva dopo aver caricato l'orologio «tornerò a casa da te quando la lancetta grande arriva sul dodici e la piccola sul tre».Poi metteva Edward su una sedia in sala da pranzo, con l'orologio in bilico sulla gamba sinistra, e sistemava la sedia in modo che il coniglio potesse guardare fuori dalla finestra e vedere il vialetto che portava alla casa dei Tulane. Dopodiché Abilene gli baciava la punta delle orecchie e usciva. Edward passava la giornata guardando Egypt Street al di là dei vetri, ascoltando il ticchettio dell'orologio e aspettando.
Cosa ne pensate?Non lo trovate già carinissimo?Queste righe le ho prese dalle primissime pagine, penso che ognuno di noi da piccolo avesse un pupazzetto o un gioco caro, con cui scambiavamo dialoghi e di cui ci prendevamo cura.A quanto pare poi questo coniglietto andrà perduto, chissà che avventure vivrà?Io sono curiosissima di scoprirlo,ho incuriosito anche voi?Lo conoscevate?Fatemi sapere!