Venghino venghino siore e siori che lo spettacolo sta per cominciare…
Oggi vi prometto di tutto e di più…
Da quando Berlusconi si è impegnato a restituire l’IMU agli italiani, è scattata la corsa al ribasso. Tutti concordi nel dire che le tasse si possono, in alcuni casi addirittuta si devono, diminuire, incluso il bocconiano che fino a qualche tempo fa concionava che era impensabile solo supporre una cosa simile, pena il disastro, mentre ora addirittura parla che pure l’IVA non sarà aumentata..
Ma cavolo! Se Berlusconi aveva la ricetta magica per salvarci dall’IMU, perché a suo tempo non l’ha proposta a Monti? E perché a suo tempo non si è battuto per smagrire il Parlamento, sia in termine numerico dei suoi componenti, sia in termine di emolumenti percepiti, invece di obbligarsi a farlo subito dopo le elezioni, con il bel risultato che dovremo mantenere gli “onorevoli” ancora per un’intera legislatura? Perché mettere in lista nani e ballerine, veri specchietti per le allodole, ché tanto troveranno comunque qualche idiota che li possa votare, basta che il personaggio sia noto?
C’è poi il guru che grida come un ossesso le sue ragioni in tutte le piazze, ma non propone assolutamente nulla, se non dire di no a tutto e tutti, quasi il Ludovico Peregrini che contrastava Mike Bongiorno. Qualche ragione ovviamente ce l’ha, ma dammi anche una ricetta valida per governare, invece nulla di tutto questo.
Con tutti i problemi che ci sono, specie in termini di lavoro, con una massa di disoccupati e cassintegrati, con la produzione in continuo calo, con la chiusura di imprese e negozi, con salari e pensioni praticamente bloccati, i primi provvedimenti, escluso quello dell’IMU del succitato Berlusconi quali sono? Dare la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia, l’amnistia, i matrimoni tra omosessuali, quando pure gli etero ormai si sposano sempre di meno…
Tra tanti buffoni che popolano questo circo, quello che apparentemente sembra il più squinternato, visto il suo look da dandy dannunziano, ossia Oscar Giannino, è invece quello che propone il programma più serio: pochi punti, ma bene articolati.
Personalmente nutrivo qualche speranza in Renzi, ma vista la sua acquiescenza nei confronti della vecchia nomenklatura, la fiducia è completamente svanita. E a Monti che parla di riforme, dico di osservare i suoi compagni di viaggio, espressione della politica più vecchia.
Gli scandali finanziari poi hanno toccato un po’ tutti i partiti, e questo avvilisce e fa incazzare tutti gli italiani, non ultimo quello della banda del 5%, dove, chissà perché, qualcuno era autorizzato a non sapere, mentre così non è stato per altre correnti politiche.
Non parliamo delle alleanze: un vero balletto, con il PD che, teoricamente, dovrebbe scegliere tra Monti e Vendola, che si escludono a vicenda, ma andrà a finire all’italiana, con un grandissimo inciucio.
Infine ci sono le dichiarazioni ondivaghe.
Qualche giorno fa, il Financial Times bacchettava Monti per l’estremo rigore e per la recessione che aveva causato, nonché per l’acquiescenza nei confronti della Frau Merkel, adesso scrive che lo spread sale perché c’è incertezza nei mercati visto il recupero di Berlusconi. Mistero, ma nel frattempo Obama fa causa alla Standard e Poor’s per le valutazioni errate che hanno scatenato la crisi mondiale…
Pochi giorni ancora e la telenovela arriverà a termine.