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Tecnica nerve-sparing per la prostata e i margini chirurgici positivi

Creato il 10 dicembre 2012 da Laprostata @espriweb

prostatectomia nerve sparing cancro alla prostata Secondo una recente ricerca, la prostatectomia radicale nerve-sparing aumenta il rischio di margini chirurgici positivi. Questa tecnica, a differenza della prostatectomia radicale standard, non utilizza fonti di calore e risparmia i nervi erigendi, che controllano l’erezione dell’ organo sessuale maschile. Questo tipo di prostatectomia permette di migliorare le condizioni di vita del paziente dopo l’intervento. La completa continenza urinaria viene raggiunta nell’arco di 12 mesi, mentre la potenza sessuale viene mantenuta nel 30-50% dei casi ed il recupero può avvenire in pochi giorni o entro massimo 4 anni. L’assunzione di alcuni farmaci prima dei rapporti sessuali, inoltre, permette di ottenere risultati soddisfacenti. Uno studio condotto su 1.148 uomini sottoposti a prostatectomia radicale per un cancro alla prostata localizzato ha scoperto, però, che la tecnica nerve-sparing aumenta il rischio di margini chirurgici positivi. Le possibili spiegazioni potrebbero essere: sottostadiazione preoperatoria, scarsa selezione dei candidati per questo tipo di chirurgia e/o inadeguate competenze chirurgiche. Attraverso un altro studio condotto su 945 uomini sottoposti a prostatectomia radicale con tecnica nerve-sparing, dei ricercatori australiani hanno scoperto che l’opportuna scelta dei pazienti non aumenta il rischio di margini chirurgici positivi, a prescindere dal modo in cui il cancro si è sviluppato (confinato all’interno dell’organo o con estensione extracapsulare).


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