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Tecniche di vergogna

Creato il 02 maggio 2012 da Albertocapece

Tecniche di vergognaChiamarlo governo tecnico è stata l’unica scelta possibile visto che non era un governo politico e che l’unico altro modo di definirlo sarebbe stato governo della finanza, governo della Merkel, governo di una telefonata di mezza estate, governo imposto, governo di emergenza. Tutti possibili, anche se tutti negativi e dunque impraticabili per i media entusiasti.

Ma la scelta forzosa è stata equivoca, Monti e quasi tutti i suoi sono tutt’altro che tecnici: sono teorici e ideologi abituati al chiacchiericcio accademico, intellettuali al servizio dei potentati o di prossimità dei partiti, quando non ciarpame di sottobosco. E’ come se dovendo rifare l’impianto elettrico si chiamasse un mucchio di fisici con garzoni addetti alla fatturazione in nero

E infatti i tecnici sono costretti a chiamare altri tecnici, anche se non conoscendone alcuno vero sono andati a cooptare quel tal Bondi che ha sistemato Parmalat in mano ai francesi, Giuliano Amato che è un esperto di sopravvivenza nella giungla politico-istituzionale e Giavazzi, laureato in ingegneria, poi virato verso l’economia e autore esclusivamente di instant book che chiamare divulgativi sarebbe offensivo per i veri divulgatori. Insomma hanno imbarcato una sottomarca di ciò che c’è già nell’esecutivo.

Per questo ora la tecnica armata brancaleone è costretta ad ammettere la propria incompetenza chiedendo ai cittadini di segnalare gli sprechi, come se loro non ne avessero idea e nemmeno riuscissero a mettere insieme i dati necessari pur con tutti gli strumenti che hanno a disposizione. Certo è una trovata sfacciatamente mediatica nella speranza che gli italiani siano così boccaloni da caderci.

Ma non voglio fare la solita figura dello scettico, voglio dare fiducia a quest’ultima, carnevalata e  aiutare il governo a ridurre lo spreco più evidente. Quindi faccio doverosamente la mia segnalazione : andatevene e risparmieremmo non solo un bel po’ di soldi, diretti e indiretti, ma anche lo stress di doverci vergognare per voi.

 


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