Grande successo questa settimana al Massaua CityPlex per "Ted 2″, il secondo capitolo del personaggio ideato da Seth McFarlane, creatore de "I Griffin", "American Dad!" e " The Cleveland Show".
A tre anni di distanza da "Ted", esordio cinematografico dell'orsacchiotto di peluche più irriverente, vizioso e viziato del grande schermo, il regista - sceneggiatore - attore Seth McFarlane replica il successo del primo film dirigendo il sequel "Ted 2″.
Nel primo capitolo il regista attingendo all'universo di situazioni e di personaggi già presenti nelle tre popolari serie TV animate ( in particolare "I Griffin") tratteggiava un protagonista in versione pupazzesca che prendendo vita, in breve tempo, incarnava i paradossi, le manie e le nevrosi tipiche dello star system, per dirla alla Cronenberg una "mappa delle stelle" meno inquietante, ma più ironica. L'innocente orsacchiotto Ted aveva problemi di dipendenza da alcool e droghe e faticava ad avere rapporti sentimentali stabili, a complicare le cose una convivenza sempre più problematica con il suo padrone/ miglior amico John, messo alle strette dalla sua compagna e costretto a mettere da parte il suo lato adolescenziale.
Il successo di "Ted"portò il peluche protagonista e il suo padrone cinematografico Mark Wahlberg a fare da intrattenitori alla notte degli Oscar 2013 con diverse incursioni intente a far scaldare il solitamente compassato pubblico del Dolby Theatre. In "Ted 2″ perdiamo la coprotagonista del primo film, Mila Kunis, e troviamo il nostro amato orsacchiotto alle prese con una gravidanza difficoltosa che lo vedrà ricorrere all'inseminazione artificiale e a far affidamento sul suo miglior amico John, impersonato ancora una volta da Mark Wahlberg. Nel secondo capitolo "Ted 2″, è proprio Ted il protagonista del film, perdendo il ruolo di spalla comica del suo padrone John per diventare il fulcro di tutta la storia. L'orsacchiotto lotta per vedersi riconosciuti i diritti di padre e prima ancora di "essere umano". Le gag sono, ancora una volta, dissacranti e provocatorie, Macfarlane prende di mira personaggi famosi e tratta argomenti spinosi come l'attentato nei confronti della redazione di Charlie Hebdo.
Il rischio è quello di spingersi oltre il limite consentito, di lambire in maniera pericolosa il confine tra il politicamente scorretto e il cattivo gusto fine a se stesso e rispetto al primo film,il creatore de "I Griffin" sembra virare verso la ricerca di gag e battute sempre più estreme, lasciando da parte l'evoluzione dei personaggi.
Se vogliamo infatti trovare dei limiti a "Ted 2″, li individuiamo proprio nella mancanza di personaggi e più in generale di una trama che faccia da raccordo tra le varie trovate comiche che nella maggior parte dei casi sembrano giustapposte in una serie di sequenze che finiscono per risultare caotiche.
Nonostante la carenza strutturale di un intreccio narrativo che possa definirsi tale e le inevitabili cadute di stile, sono comunque numerosi i momenti in cui l'opera di MacFarlane strappa risate sorprendendo lo spettatore con sketch sempre più arditi.
Retrò Magazine va al cinema al Massaua CityPlex.