Ho seguito un po’ la notizia del ritrovamento a Monaco di Baviera di un tesoro in opere d’arte depredato dai Nazisti nel corso dell’ultima guerra anche in Italia e ho fatto una breve riflessione sul fatto che questo sia o non sia un bene. Posto che tali opere sembra fossero custodite malamente da un incompetente, rimane da capire, ora che sono state ritrovate, che fine faranno. Ce le ridaranno? L’orgoglio nazionale e il senso di giustizia vorrebbero di sì ma… pensiamoci bene.
Noi siamo il Paese con la più alta concentrazione di opere d’arte al mondo. Ma siamo anche il Paese che ne tiene la maggior parte inscatolata in magazzini inaccessibili al pubblico, tanto che ogni tanto gridiamo al grande ritrovamento quando un oggetto inaspettatamente salta fuori da una di quelle casse dove fu posto in via provvisoria ed è stato dimenticato. Siamo il Paese che vede crollare pezzetto dopo pezzetto quel tesoro inestimabile che è Pompei, che però è soltanto la più macroscopica delle ignominie che l’Italia commette sul proprio patrimonio, abbandonandolo e lasciandolo degradare fino a rischiare di perderlo per sempre.
È una grande responsabilità quella di custodire la memoria storica del mondo, e questa responsabilità l’abbiamo noi Italiani, Purtroppo stiamo dimostrando di non essere in grado di assumercela. Allora spero che i Tedeschi si tengano le nostre opere d’arte e che le custodiscano meglio di come facciamo noi. E spero che qualcuno decida finalmente di interrare Pompei: la terrà la nasconderà agli occhi degli uomini ma la proteggerà dall’inettitudine degli Italiani.
Luca Craia.