Lo abbiamo già detto, la conciliazione famiglia/lavoro è una delle cose più difficili e, spesso, lontane dalla realtà, di conseguenza irrealizzabili, che una mamma possa affrontare.
Scarsi i risultati a fronte di mille proposte.
Una di queste, paventata e fortemente voluta dalle mamme, è il telelavoro. Ovvero poter lavorare da casa, o da qualunque altro luogo, dove esista connessione internet aziendale senza doversi recare in ufficio per le canoniche 8 ore giornaliere. In altre parole, lavorare, produrre, accudire i figli, occuparsi della casa e stare vicino alla propria famiglia. Il concetto è: se telelavoriamo, conciliamo. Ma siamo sicure??????
No, perché detta così, potrebbe, a un occhio disattento, sembrare una grande figata, ma a guardare bene non sono così sicura che il telelavoro (ovvero lavorare da casa) concili.
Il dubbio mi si è sollevato, in tutta la sua maestosità, alle 18:30 di ieri pomeriggio, quando, seduta sul divano del salotto, con in grembo, un Acer Aspire mal funzionante, sulla destra e un Cestino urlante sulla sinistra, premendo il tasto Invio, spedivo una mail di lavoro, iniziata alle ore 15:00.
Queste misere tre ore, hanno visto, la premessa (Egregi, con la presente...) interrotta dai lavoretti con il Dido', "mamma fammi una pallina, fammi, una carota, fammi Melmar di Madagascar...", il copioso contenuto (siamo a esporre quanto segue...), da non posso vivere decentemente se tu non mi leggi, spieghi e reciti "La carica dei 101" dieci volte di seguito, il triste e malconcio finale (restiamo a disposizione ...) da "mamma costruiamo un castello con i Lego che poi io mi diverto a buttarlo giù e tu a rifarmelo", così diamo anche un impulso alla crisi dell’edilizia??
Tutto questo perché a casa Piky, nel week end, è arrivata l'influenza invernale. 2 (voglio numerarle come le perturbazioni del meteo e vedere dove arrivo).
Ricorrere alla baby sitter, causa crisi, è impensabile e approfittarsi dell' Ipernonna non è sempre giusto, così Mamma Piky ha deciso per due giorni di telelavoro fai da te... .e per ora, a parte la creazione di una catena di montaggio che produce mal di testa, non sto conciliando proprio un bel niente.
Magazine Bambini
Lo abbiamo già detto, la conciliazione famiglia/lavoro è una delle cose più difficili e, spesso, lontane dalla realtà, di conseguenza irrealizzabili, che una mamma possa affrontare.
Scarsi i risultati a fronte di mille proposte.
Una di queste, paventata e fortemente voluta dalle mamme, è il telelavoro. Ovvero poter lavorare da casa, o da qualunque altro luogo, dove esista connessione internet aziendale senza doversi recare in ufficio per le canoniche 8 ore giornaliere. In altre parole, lavorare, produrre, accudire i figli, occuparsi della casa e stare vicino alla propria famiglia. Il concetto è: se telelavoriamo, conciliamo. Ma siamo sicure??????
No, perché detta così, potrebbe, a un occhio disattento, sembrare una grande figata, ma a guardare bene non sono così sicura che il telelavoro (ovvero lavorare da casa) concili.
Il dubbio mi si è sollevato, in tutta la sua maestosità, alle 18:30 di ieri pomeriggio, quando, seduta sul divano del salotto, con in grembo, un Acer Aspire mal funzionante, sulla destra e un Cestino urlante sulla sinistra, premendo il tasto Invio, spedivo una mail di lavoro, iniziata alle ore 15:00.
Queste misere tre ore, hanno visto, la premessa (Egregi, con la presente...) interrotta dai lavoretti con il Dido', "mamma fammi una pallina, fammi, una carota, fammi Melmar di Madagascar...", il copioso contenuto (siamo a esporre quanto segue...), da non posso vivere decentemente se tu non mi leggi, spieghi e reciti "La carica dei 101" dieci volte di seguito, il triste e malconcio finale (restiamo a disposizione ...) da "mamma costruiamo un castello con i Lego che poi io mi diverto a buttarlo giù e tu a rifarmelo", così diamo anche un impulso alla crisi dell’edilizia??
Tutto questo perché a casa Piky, nel week end, è arrivata l'influenza invernale. 2 (voglio numerarle come le perturbazioni del meteo e vedere dove arrivo).
Ricorrere alla baby sitter, causa crisi, è impensabile e approfittarsi dell' Ipernonna non è sempre giusto, così Mamma Piky ha deciso per due giorni di telelavoro fai da te... .e per ora, a parte la creazione di una catena di montaggio che produce mal di testa, non sto conciliando proprio un bel niente.
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