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Teleriscaldamento, il Pd boccia Aem e giunta Perri

Creato il 05 dicembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Il lavacro delle colpe inconfessabili, l’acquisto di indulgenze, l’abbraccio reciproco delle istituzioni che stritolano i residenti delle case popolari, non c’è stato, anche se Aler continua a infilare nelle cassette della posta strani avvisi che indicano la torbida opportunità di sperimentare il masochismo del teleriscaldamento cremonese, un contro-servizio da chiudere al più presto, se “efficienza energetica” vuol,dire qualcosa. Ed è soprattutto una questione di giustizia sociale.
La giunta comunale non può controllare l’Aem, che è stata venduta a LGH per “resistere sul libero mercato”, cioè per farsi del male, viste le scelte violentemente capitalistiche che ogni holding deve fare a danno dei cittadini. Fantasia amministrativa zero. Adeguamento e prostrazione. E ora alcuni segnali di risveglio da parte del Pd, che sta producendo un duro sforzo per essere più vicino ai cittadini. Se non ci riesce il Pd chi ci riesce? Quelli del Vaffa-day? Berlusconi dagli arresti domiciliari dove già dovrebbe trovarsi da mesi?

Oggi Caterina Ruggeri, del partito democratico, ha commentato così la lite dell’altro ieri nelle commissioni Vigilanza e Ambiente riunite insieme: “Sconcertante lo scontro aperto tra l’Assessore Bordi e l’indisponibilità di AEM a riconoscere il disagio del caro energia, la poca trasparenza delle bollette, a trovare soluzioni innovative. Uno scontro inaspettato nella dimensione e nei toni. E’ emerso chiaramente che il Comune non governa la più grande partecipata che detiene di fatto la gestione dei settori vitali dell’amministrazione: energie, parcheggi e mobilità, trasporti, gestione rifiuti, strade e cablaggio. Una serie di partite che se non vengono governate dal Comune rischiano di andare per conto proprio e di allontanarsi dai cittadini. Quanto accaduto è un la conferma della grande debolezza della Giunta Perri”.

Maura Ruggeri, capogruppo, da parte sua tratteggia due possibilità impossibili. O il Comune paga continuamente i danni subiti dagli utenti del teleriscaldamento, oppure si trova una soluzione tecnica. Ma dopo anni e anni e con l’inceneritore sul viale del tramonto pare fatica sprecata. Anche da questo intervento

Nessuna chiara risposta alle domande dell’opposizione è venuta, nella commissione vigilanza convocata ieri, congiuntamente alla commissione ambiente, sui costi esorbitanti delle bollette del teleriscaldamento lamentati dagli inquilini degli alloggi pubblici.
L’Assessore Bordi apre lo scontro con AEM accusandola di giocare allo scaricabarile, mentre secondo il Direttore di AEM, il problema è solo del Comune, intanto i nostri interrogativi restano senza risposta.
Non abbiamo chiesto le Commissioni congiunte per essere convinti della bontà del sistema del teleriscaldamento, ma per capire se si poteva risolvere un problema urgente dal punto di vista sociale con misure strutturali e non solo d’emergenza.
Per il PD una cosa è certa: il problema esiste e va risolto al più presto: o il Comune mette costantemente a disposizione soldi per abbattere i costi esorbitanti delle bollette del teleriscaldamento degli alloggi pubblici, o trova, in collaborazione con AEM, soluzioni tecniche che consentano agli inquilini degli alloggi popolari di avere bollette sostenibili e corrispondenti agli effettivi consumi.
La seconda soluzione ci pare ovviamente preferibile, difficile pensare che una maggioranza divisa e in palese confusione riesca a metterla in campo.

Maura Ruggeri, capogruppo Pd

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