Dopo Inghilterra e Galles, anche la Scozia sembra aver preso la strada di introdurre il matrimonio per le coppie dello stesso sesso. Secondo il Daily Mail 86 parlamentari su 128 voteranno a favore della legge che potrebbe permettere alle coppie omosessuali di sposarsi già l’anno prossimo.
La notizia non è sfuggita alla stampa cattolica di casa nostra e Tempi.it, l’organo vicino a Comunione e liberazione, con un articolo firmato da Leone Grotti, titola “Anche se la popolazione è contraria, domani la Scozia approverà i matrimoni gay (e Jedi)”.
Secondo Leone Grotti «Il Parlamento, infatti, si appresta ad approvare i matrimoni gay nonostante gli scozzesi si siano chiaramente opposti. Nella più grande consultazione pubblica mai condotta dal governo scozzese per sondare l’opinione dei cittadini, i due terzi dei 77 mila intervistati hanno detto di essere contrari alle nozze tra omosessuali». Difficile capire quale consultazione pubblica abbia letto (o interpretato) Leone Grotti: come riporta il sito del governo scozzese, l’ultimo sondaggio realizzato sul matrimonio omosessuale è del 2010 (quelli successivi non avevano questo argomento) e rivela che il 61 per cento degli scozzesi è a favore del matrimonio per le coppie gay.
La notizia di Tempi secondo cui gli scozzesi sono – secondo un sondaggio condotto dal governo – contrari al matrimoni gay si unisce ad un lungo elenco di articoli la cui fondatezza è come minimo “traballante”: la pedofilia sarebbe un orientamento sessuale come l’omosessualità, in una scuola americana bambini costretti a vestirsi da bambine e viceversa, un’azienda americana multata dal governo Obama per non aver fornito condom e aborto ai suoi dipendenti.
Saranno probabilmente tempi di matrimonio omosessuale in Scozia e certamente ci sono “Tempi” di bufale in Italia.
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