Tempo di vaccini

Julio Romero de Torres, La chiquita piconera

Vorrei un vaccino contro (in ordine sparso):
- l'arroganza
- i lavori di casa che si perpetuano in eterno
- i ministri inetti e gli inetti ritenuti indispensabili solo perché potenti
- le tele di Penelope
- chi parla a voce altissima al ristorante e ti impedisce ogni normale conversazione sotto il muro del suono
- il mal di testa di prima mattina
- le decorazioni natalizie sempre troppo presto, sempre più presto
- chi non legge e poi non capisce e chiede spiegazioni che avrebbe potuto darsi da solo
- chi mi scrive dall'altra parte dell'Oceano che sa che sono tanto occupata, ma mi dà ugualmente una scadenza di 48 ore
- un viaggio troppo breve a Barcellona (contro la brevità, di questo viaggio, voglio dire)
- la cronicità e il ripetersi: dell'errore, dell'accumulo, del dolore, del peso (letterale ed allegorico)
- il tempo che passa
- il maltempo e il freddo prossimo venturo 
- la difficoltà di avvicinarsi
- sensazioni e anticipazioni e presentimenti  
- "il nuovo che avanza"
- rottamatori tromboni, quarantenni vestiti da Scervino, che pensano da adolescenti e vendono fumo
- chi li paragona a Kennedy o a Obama, così che poi loro sfoggiamo First Lady vestite da Scervino (pure loro) che fingono riservatezza (e che dio ce la mandi buona)
- chi ha paura e chi vive cercando di far paura agli altri 
- chi potrebbe studiare e non studia 
- chi potrebbe pensare e non pensa
- chi cerca sempre le colpe altrui 

Altro che vaccino contro l'influenza!