Per l'autunno-inverno 2012/13 ancora tantissimi gli spunti che ci riportano ai mitici Sixties; stampe macro, pied-de-poule rivisto in chiave dissacrante, uso di nuovi tessuti come il pvc.
Nostalgia ed innovazione ancora insieme nei nuovi trends.
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Sono due stilisti inglesi che si lanciano alla sperimentazione del classico pattern Anni '60;
House of Holland si sbizzarrisce con una moltitudine di varianti del pied-de-poule,
mentre il duo stilistico Basso and Brooke, famoso per le stampe psichedeliche e le fantasie irreali, si diverte a plasmare una confusione cromatica di stampe multicolor che costituiscono poi fra loro un nuovo motivo complesso ma armonioso.
Focus sui pattern che richiamano la carta da parati scelta per l'interior design anni '60, questa volta indossati per ricreare un patchwork di fantasie e cromie. Perfetto l'abito di Derek Lam, con dettaglio del colletto a contrasto. Da rivivere per una seconda stagione il cappotto color cammello, magari arricchito con polsi in pelo lungo, come propone Albino.
Altro emblema degli anni '60 il trench 100% PVC nero, con il suo tipico wet-look, creato nel 1963 da Mary Quant (la creatrice della minigonna), con tanto di accessori come stivali e cappellino dello stesso materiale. Per l'autunno-inverno 2012/13 il wet-look viene reinterpretato sulle passatelle milanesi di Marni e Emilio Pucci.
Consuelo Castiglioni per Marni riprende i stessi dettagli e le forme pulite e dritte degli anni sessanta nel suo trench-gilet, dando così spazio ai riflessi della superficie di vernice nera.
Nella collezione di Peter Dundas per Emilio Pucci il mini cappotto dritto è fatto in naplak (un tipo di vernice con effetto screpolato) e si arricchisce di inserti di pelliccia sul collo e sulle tasche, che lo rendono oltre che giovanile anche lussuoso.
Tutto nuovo o niente di nuovo? la moda gira sempre così!
Alla prossima settimana, kiss!
Mary Flairdream