TENNIS - A Dallas il settimo successo in carriera: brava Vinci, emblema del bel gioco.

Ventinove primavere e non sentirle; anzi, Robertina Vinci da Taranto è come il vino, più passano le stagioni e più matura. Infatti, sul cemento del Texas Tennis Open di Dallas, la ragazza pugliese ha battuto in finale l'ex numero uno del mondo, la serba Jankovic, col punteggio di 7/5 6/3 (durata due ore e un minuto di gioco). È stata una cavalcata trionfale quella della tarantina che non ha mai perduto un set nell'arco del torneo; peraltro è stato il primo successo dell'azzurra sulla tennista serba e complessivamente si tratta del settimo titolo in carriera, il primo del 2012. In passato la Vinci aveva vinto nel 2006 a Bogotà, nel 2008 a Barcellona, nel 2009 in Lussemburgo e nel 2011 a Barcellona, 's-Hertogenbosch e Budapest. Quella di Dallas è stata la dodicesima finale di singolare, tra Atp e Wta, con in campo un rappresentante italiano: 7 i titoli sino ad oggi vinti da un tennista di casa nostra. Ma quello della Vinci è l'esempio che il bel tennis anche leggero non muore mai e che sparare soltanto dritti e rovesci da fondo, come d'altronde insegnano molti maestri anche ai ragazzini, è una tattica senza cervello da terzo mondo dello sport. Brava Vinci, quindi, e ora sotto con gli US Open.