L’obiettivo è naturalmente quello di (ri)costruirsi una buona classifica, avvicinando il best ranking (798) raggiunto nel 2011 al termine di una brillante carriera juniores, impreziosita dal 17esimo posto nella classifica mondiale di categoria e dalla partecipazione ai quattro tornei dello slam. “In quel periodo ero in grande fiducia e nel passaggio tra “i grandi” giocai ottime partite” ricorda Alessandro Colella, “purtroppo nelle stagioni successive ho patito alcuni infortuni e non sono più riuscito ad avere quella continuità di rendimento. Ora punto senz’altro a tornare su quei livelli”.
La passione per il tennis nacque all’età di 5 anni con le prime palle tirate contro il muro del circolo di Pianezza, che Alessandro frequentava con il papà e il fratello. I due allenamenti settimanali diventarono tre, poi quattro, infine quotidiani. “La svolta della mia vita sportiva avvenne nel 2006, quando la Federazione mi prese nel centro tecnico di Tirrenia. Ero ancora piccolo e la scelta di andare via da casa mi spaventava un po’, ma era l’unica strada per inseguire il sogno del professionismo. Se tornassi indietro rifarei la stessa scelta, anzi, devo ringraziare la FIT per avermi dato questa possibilità”.
Ad Alessandro Colella piace la vita del tennista; viaggiare non gli pesa più di tanto e le soddisfazioni compensano ampiamente i sacrifici. “Come in tutte le cose ci sono pro e contro, l’importante è divertirsi e in questo vincere aiuta ovviamente moltissimo. Giro il mondo da quando ho 10 anni; ho conosciuto posti e persone e ho anche imparato un buon inglese. Penso che la mia vita sarà questa almeno per altri due o tre anni, è questo il tempo che mi voglio concedere per diventare un vero giocatore di tennis”.