Tennis: alla scoperta del figlio d’arte Julian Ocleppo

di Roberto Bertellino

Nelle fila della nazionale under 16 azzurra impegnata in questi giorni in una sfida a 6 nazioni “6 Nations Tennis Cup” di ottimo livello, sui campi dell’ASD Le Pleiadi di Moncalieri, c’è anche Julian Ocleppo, classe 1997, figlio dell’ex Davisman e già numero 30 del mondo, Gianni Ocleppo. Classificato 2.7 e arrivato al tennis agonistico tardi rispetto a molti coetanei, Julian si distingue per completezza di gioco e grandissimo potenziale. Da alcuni mesi è seguito dal coach torinese Claudio Rizzo, che arriva dalla scuola di Gipo Arbino e dalla Stampa Sporting di Torino: “Ci alleniamo principalmente ad Alba – ha affermato Rizzo – e qualche volta anche alle Pleiadi di Moncalieri. Per l’inverno cercheremo degli sparring adeguati. Sulla stessa linea il già citato Gianni, oggi anche commentatore televisivo per Eurosport: “L’ho affidato a Claudio ed i risultati si stanno vedendo. Julian sta crescendo bene sotto il profilo tecnico. Deve solo migliorare la capacità di concentrazione e non disperdere energie. E’ ancora giovane e la possibilità di imparare certo non gli manca. Non ha giocato molto, rispetto a tanti suoi coetanei, e questo lo ritengo tutto sommato un bene”.

All’esordio torinese, opposto al croato Fran Tonejc, Julian non ha avuto problemi. Si è imposto 6-2 6-1 con grande autorità. Sempre in spinta il suo tennis, esplosivo anche dalle parti della rete. Ottimi i fondamentali e notevole la capacità di variare ritmo di gioco, imprimendo più rotazioni alla palla. Attualmente è numero 221 del ranking di categoria under 18 ma è destinato a salire, e di molto. In stagione anche la vittoria di un ITF Grade 5 ad Amman. In una prima parte di giornata intensa e prima della seconda sfida, contro la Serbia, Julian ha vinto anche il doppio misto in tandem con la Chinellato. Frequenta il terzo anno di Liceo Linguistico ad Alba ed è già alto 1 metro e 87 centimetri. Le caratteristiche per viaggiare e sfondare nel tennis sono proprio quelle giuste. La grinta, che ricorda quella del padre, anche.

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